Clicca qui per leggere subito la ricetta del pane all’uvetta e segale.
Non essendo una persona piena di appuntamenti e di cose da ricordare non possiedo un’agenda. Un anno ci ho provato a metter per iscritto i miei impegni, ma a dicembre mi sono resa conto di aver scritto ben poche cose su quelle pagine desolate per cui, negli anni a seguire, ho lasciato perdere.
Attualmente faccio più fatica a ricordare di scrivere gli impegni che a tenerli a mente, quindi finchè l’incantesimo dura continuo questo gioco mnemonico. Al contrario possiedo un quadernino sul quale annoto diverse cose, in ordine sparso, per tenere tutto sempre a portata di mano. Dalle frasi che mi piacciono, ai posti da visitare alle ricette da fare.
Quando devo ricordare qualcosa il mio trucco è quello di pensarci intensamente per qualche istante; poco prima dell’evento e al momento opportuno nel mio cervello suona come un allarme che mi ricorda dell’impegno: questo metodo non mi ha mai tradita, ma la mia fortuna è quella di aver poche cose da ricordare o comunque i miei impegni generalmente si ripetono ogni settimana.
Il rischio di affidarsi alla memoria però c’è e se ne parlo qui proprio oggi il motivo è che, per la prima volta dopo quasi 3 anni di blog, riesco a partecipare al World Bread Day.
Dal 2006, ogni 16 ottobre molti blog di tutto il mondo partecipano a questa giornata pubblicando sul proprio blog la ricetta di un pane. Lo scopo è quello di festeggiare questa giornata preparando una forma di pane e condividendola sul blog, a dimostrazione del fatto che preparare il pane in casa è facile e divertente. E io non posso che condividere tutto questo.
Gli anni scorsi non ho partecipato per semplice dimenticanza, pur conoscendo l’evento attraverso i blog che seguivo, e trattandosi di pane ricordarsi dell’evento alla vigilia o peggio il giorno stesso equivale a rimandare all’anno successivo.
Quest’anno, forse per via del lievito madre, la panificazione è per me un gesto quasi quotidiano e ricordarsi dell’evento è stato piuttosto automatico.
Il pane che ho deciso di proporre per l’evento è un pane all’uvetta con farina di segale; non si tratta di un pane dolce, bensì di un pane da mangiare insieme a cibi dal saporte più forte e tendente al salato come ad esempio i formaggi e gli affettati. Con un velo di marmellata va comunque bene, il pane di solito è un tipo mite e non si offende 😉
Vi lascio la ricetta e vi auguro un buon finesettimana, magari all’insegna della panificazione 😉

Pane all’uvetta e segale
Ingredienti (per due filoni):
- 200 g di pasta madre
- 220 g di farina integrale
- 180 g di farina di segale
- 260 g di acqua
- 90 g di uvetta
- 9 g di sale
Procedimento:
Nella ciotola della planetaria sciogliere il lievito madre nell’acqua, aggiungere le farine e mescolare sommariamente con un cucchiaio, quindi lasciare in autolisi per 10 minuti. Aggiungere il sale e impastare per qualche minuto con il gancio fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire con la pellicola e lasciar lievitare per 3 ore, nel frattempo ammollare l’uvetta. Riprendere l’impasto, aggiungere l’uvetta strizzata e infarinata e dare delle pieghe: formare un rettangolo e ripiegare in 3 come se fosse un foglio, ruotare di 90° e ripetere l’operazione più volte per ditribuire bene l’uvetta e dare forza all’impasto. Coprire e lasciar riposare per circa 8 ore o per tutta la notte. Riprendere l’impasto, rovesciarlo su una spianatoia infarinata, dividerlo in due e formare due batard; mettere a riposare ciascun filone in uno stampo da cake rivestito con un canovaccio infarinato o in un cestino da lievitazione. Lasciar riposare per circa 2 ore fino al raddoppio dell’impasto. Accendere il forno alla massima temperatura e riscaldare una teglia. A forno ben caldo rovesciare il pane sulla teglia calda, praticare dei tagli e cuocere a 200° per 30 minuti, di cui gli ultimi 10 a fessura.Verificare la cottura “bussando” sotto le pagnotte: se il suono è sordo significa che il pane è pronto.
Raisin rye sourdough bread
Ingredients (make 2 loaves):
- 200 g of sourdough (50% hydratation)
- 220 g of whole wheat flour
- 180 g of rye flour
- 260 g of water at room temperature
- 90 g of raisins
- 9 g of salt
Method:
In the bowl of the standup mixer dissolve the sourdough in the water, add the flours, mix and autolyse for 10 minutes. Add salt and mix with the K beater until the dough is smooth and elastic. Cover with plastic wrap and let stand for about 3 hours at room temperature, or until doubled. In the meanwhile soak the raisins. Dust the work surface with flour, take the dough and knead briefly with the hands. Drain and flour the raisins, add them to the dough and fold the dough (form a rectangle, fold in 3 parts, turn of 90 degrees and repeat) until the raisins are well distributed. Cover and let stand for about 8 hours or overnight. Take the dough and place it on the work surface dusted with flour, divide it into two parts and form two batard. Proof each batard in a proofing basket dusted with flour for about 2 hours or until doubled. Preheat the oven and the baking tray to the maximum temperature, deposit the loaves on the hot baking tray and score them, bake at 200°C for about 30 minutes. Tap the bottom of the bread: it will sound hollow when it’s done.
e io non ci riesco mai :((((( Tu sei stata braverrima..
Ciao Virginia 🙂 Non sapevo proprio che oggi fosse il World Bread Day…e direi che il tuo è davvero un pane perfetto per questo giorno! Anch'io qualche volta faccio il pane con segale e uvetta (seguendo la ricetta di un libro del Cavoletto di Bruxelles), ma il rapporto tra farina e farina di segale è diversa e uso il lievito di birra perchè la pasta madre mi intimorisce un po' (per ora almeno)…di sicuro però non mi è mai venuto bello come il tuo!
P.S. Anch'io ho rinunciato a tenere un'agenda: ogni anno ne inizio una, ma i propositi di tenerla aggiornata durano poco! In compenso ho un quadernino per le idee che mi frullano per la testa e per le ricette da testare 🙂
Fantastico, inserito anche questo nella to-do list! Bacioni!
Quest'anno ce l'ho fatta, ma vediamo se l'anno prossimo sarò così previdente! :-*
Manuela, sono contenta di averti fatto conoscere questa giornata! Il pane con la segale è uno dei miei preferiti e mi sembrava giusto proporlo in occasione di questa festa 🙂 La pasta madre non è poi così diversa dal lievito di birra, devi però considerare che va rinfrescata e che i tempi di riposo si allungano. Per il resto il metodo è sempre lo stesso!
Il quadernino delle idee è un compagno indispensabile 😉
Buona giornata!
Sono proprio contenta che ti sia piaciuto e fammi sapere se lo provi!
Amo il pane di segale e ogni tanto ne preparo una versione arricchita da noci, fichi secchi ed uvetta, davvero buona con i formaggi.
Il tuo ha davvero un bell'aspetto ed immagino anche un profumo straordinario grazie al lievito madre. Per ora panifico con lievito di birra ma sono sempre più tentata di intraprendere anch'io la strada della lievitazione naturale…
Ma dai, che bella idea!!!
Pensare al pane fatto in casa mi dà gioia per due motivi: perchè so che è sano e preparato con ingredienti buoni che scegliamo noi e perchè è bello immaginare una donna che impasta, aspetta la lievitazione, controlla i passaggi e con le sue mani forgia una creatura così bella… 🙂
Prendo l'olio pugliese e bruschettiamo, non resisto!
Il profumo di pane mi ha portato fino qui, che bontà!! Saper fare il pane in casa con gli ingredienti giusti sani ti da una soddisfazione immensa, vorrei avere più tempo per imparare meglio quest'arte antica!! un abbraccio 🙂
Il lievito madre dona un profumo davvero particolare al pane e se mi dici che sei tentata di iniziare ad usarlo anche tu non posso che incoraggiarti!
La prossima volta proverò la tua versione e so già che mi piacerà moltissimo 🙂
^_^
Mi piace preparare il pane in casa proprio per questi motivi… Poi è un'operazione rilassante e che insegna a rispettare i tempi della natura ma, soprattutto, a non avere fretta. Oggi andiamo troppo di corsa e dover aspettare che il pane abbia finito di crescere è un toccasana 🙂
L'olio pugliese deve essere un capolavoro… Ti aspetto qua con tante fette di pane! 😉
Dici bene Daniela: ci vuole tempo e non sempre le nostre giornate ci permettono di dedicarci al pane… A volte anche a costo di fare le ore piccole mi ci metto lo stesso perchè so già che la mia pagnotta mi ripagherà del piccolo sacrificio fatto 🙂
Buona giornata!
Ma tu sei simpaticissima!non sai come mi è piaciuto immaginarti che pensi intensamente a qualcosa per fermarlo nella tua memoria 🙂 io tento di fare lo stesso e tutta questa concentrazione sulle cose che mi interessano, delle volte agli oggi degli altri mi regala un'aria sciroccata e distratta, ma io lo so che non è così! I tuoi pani mi piacciono sempre, ricordo di averne gustato uno qui da te al tempo in cui non riuscivo a lasciarti i miei commenti 🙂 questo che proponi oggi è superbo già nell'aspetto!
L'aria sciroccata e distratta ce l'ho pure io quando mi perdo tra i miei pensieri, e anche da bambina ogni tanto le maestre mi ritrovavano con la testa tra le nuvole 🙂 Comunque se fossi una persona più impegnata non ce la farei a gestire tutto a mente! Ora ad esempio ho imparato ad annotare le ricette nel momento stesso in cui le preparo onde evitare dimenticanze di cui potrei pentirmi 😉
Sai che io invece non riesco a togliermi dalla mente la tua focaccia di lenticchie? Presto la preparerò visto che fa più fresco!
Buon finesettimana!
Wonderful loaf, love it! Thank you for participating in World Bread Day 2014!