• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • About ▼
    • Chi sono
    • Lavora con me
  • Ricette ▼
    • Tutte le ricette
    • Ricette per categoria
    • Indice
  • Portfolio
  • Il mio libro
  • Food photography ▼
    • English
    • Italiano

zucchero e zenzero logo

6 Ottobre 2014 Cucina ligure, Primi piatti, Ricette senza lattosio, Ricette senza uova

Spaghetti alla levantina

Spaghetti alla levantina

Ogni tanto qui sul blog cito alcuni piatti che in casa mia si preparano da sempre e con i quali sono diventata grande, ma non credo di averne mai postato uno.
Parlo di quei profumi che mi ricordano casa e che riconoscerei ad occhi chiusi e di quei sapori che per primi da piccola hanno abituato il mio palato al cibo da grandi. Poi ci sono tutti i ricordi legati alla preparazione del piatto, i segreti svelati sottovoce tra una mescolata e l’altra e i vecchi quadernini di ricette familiari scritti a mano. La cucina non è solo nutrimento o un mezzo per soddisfare un bisogno primario, ma è cultura e soprattutto memoria.

Gli spaghetti alla levantina fanno parte di quei piatti che appartengono al mio patrimonio culinario: quando ero piccola aiutavo mia mamma nella preparazione a partire dalla pulizia di cozze e vongole e più avanti nell’armeggiare i coltelli e la mezzaluna. Questa operazione mi divertiva molto, perchè da bambina curiosa adoravo esplorare e mettere le mani su quella montagna di conchiglie. A stento arrivavo al tavolo, ma volevo assolutamente cucinare con mia mamma e partecipare a tutte le operazioni. Ancora oggi la aiuto quando prepara questo piatto, come da tradizione, e le nostre postazioni in cucina non variano da anni: questi momenti sono preziosi per me perchè ogni volta emergono vecchi ricordi che ci fanno ridere. Le risate e la dolcezza del ricordo sono gli ingredienti fondamentali di questo piatto e mamma ed io non manchiamo mai di aggiungerne una bella dose.
La ricetta è in casa da diversi anni e mia mamma l’ha imparata a sua volta da una sua amica: una delle cose che amo è il fatto che le ricette viaggino di casa in casa e che in ogni dimora cambino leggermente secondo i gusti della padrona di casa. Io vi lascio la ricetta così come l’ho imparata e come da sempre si fa in casa mia e vi auguro una buona giornata!

Spaghetti alla levantina

Ingredienti (per 5-6 persone):

  • 2 kg di cozze
  • 1 kg di arselle
  • due spicchi d’aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • un bicchiere di vino bianco
  • 250 ml di polpa di pomodoro
  • olio evo
  • sale e pepe
  • 500 g di spaghetti trafilati al bronzo

Procedimento:

Far spurgare le arselle in acqua salata e in frigorifero per qualche ora.
Lavare e pulire bene le cozze, metterle sul fuoco in una pentola larga con un dito d’acqua col coperchio e aspettare che si aprano, quindi lasciarle da parte. Tirare su le arselle dall’acqua salata, lavarle e farle aprire come fatto per le cozze. Eliminare le conchiglie di cozze e arselle tenendone alcune col guscio da parte per la finitura del piatto; tritare 3/4 dei frutti di mare grossolanamente e tenere interi gli altri. Lavare e scolare le foglie del prezzemolo e tritarle insieme all’aglio. Lasciar rosolare il trito in una casseruola in 3 cucchiai d’olio, aggiungere le cozze e le arselle non tritate e dopo un paio di minuti unire quelle tritate. Sfumare con il vino bianco e aspettare che l’alcol evapori, quindi aggiungere la polpa di pomodoro. Regolare di sale e pepe, coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per una ventina di minuti.
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e condirli con il sugo. Completare ogni piatto con le cozze e le arselle intere tenute da parte.

Categories: Cucina ligure, Primi piatti, Ricette senza lattosio, Ricette senza uova Tags: pesce

Ricevi via email tutte le nuove ricette e altri contenuti gratuiti!

Cliccando su "Iscriviti" dichiari di accettare la Privacy Policy.
Rispettiamo la tua privacy e puoi disiscriverti in ogni momento.
Previous Post: « Panini dolci all’uvetta
Next Post: Biscotti alle mandorle »

Reader Interactions

Comments

  1. Francesca says

    6 Ottobre 2014 at 9:36

    cara..mi sa che oggi siamo sullo stesso mood :)))))) Cmq, a parte le ricette ( favolose) quando io passo di qua provo un'invidia fortissimissimissimissima per le tue foto <3

    Rispondi
  2. Francesca P. says

    6 Ottobre 2014 at 12:21

    Quelle che chiamo "le ricette di cuore"… perchè una parte di noi è lì e non andrà mai via, perchè prepararle ci darà sempre una dolce sensazione di sicurezza, perchè alcuni sapori non stancano mai, perchè è bello essere legati, nel tempo, anche "da grandi", a quello che ha segnato la nostra crescita, il percorso fino a qui…
    Quasi ora di pranzo, butta la pasta! 😀

    Rispondi
  3. Ale says

    6 Ottobre 2014 at 13:18

    Sono perfetti!!!!

    Rispondi
  4. piccola mela says

    6 Ottobre 2014 at 13:48

    La cucina è cultura, ma soprattutto memoria.
    Sottoscrivo ogni lettera, ogni parola, sento lo stesso calore ogni volta che sfoglio qualche vecchio quaderno, mi pare di sentire gli aromi della cucina e i consigli passati sottobanco, bisbigli e le risatine delle nostre nonne ancora ragazze.
    Adoro questo tipo di ricette, hanno una magia unica.
    Buona settimana ancora,
    Manuela

    Rispondi
  5. Mimma e Marta says

    6 Ottobre 2014 at 14:58

    Quando ero piccola (ma, d'altronde, lo faccio anche adesso) tendevo quasi ad imporre la mia presenza in cucina, il mio aiuto: se mia mamma riusciva a preparare qualcosa di tanto buono, che mi appagava in tutti i sensi, allora volevo farne parte anche io. E questo mi ricorda i miei biscotti preferiti, che volevo impastare con le mani fino a sporcarmi tutta. Ma, pena la compromissione della ricetta, questa parte che ai miei occhi sembrava tanto esaltante toccava alla mamma. A me, il compito di tagliare i biscotti con l'apposito stampino, sai che noia…ma almeno, quando lei li sistemava sulla teglia, potevo approfittare del momento per staccare un pezzo di frolla al cioccolato e mangiarlo così, crudo come piaceva a me… 🙂
    L'ora di pranzo è finita da un po', ma come dir di no ad un piatto di spaghetti? (e, te lo ripeterò all'infinito, ma quanto mi piacciono le tue foto???) 🙂
    Marta

    Rispondi
  6. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    6 Ottobre 2014 at 20:34

    Franci <3 Ora vengo a vedere il tuo post di oggi :-*

    Rispondi
  7. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    6 Ottobre 2014 at 20:39

    Mi piace la tua definizione: queste ricette sono sempre pronte a coccolarci quando abbiamo bisogno di casa o di farci abbracciare dai ricordi. Aspettano il momento giusto in un angolino del nostro cuore e quando le andiamo a cercare ci inebriano di ricordi 🙂

    Rispondi
  8. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    6 Ottobre 2014 at 20:39

    Grazie Ale, che cara che sei 🙂

    Rispondi
  9. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    6 Ottobre 2014 at 20:46

    Queste ricette hanno un valore altissimo ed è importante che vengano tramandate tra una generazione e l'altra insieme al corredo emozionale 🙂 Proprio oggi parlavi di semplicità, ritengo che questi temi siano molto legati tra loro…
    Grazie Manuela per questo tuo bellissimo commento e buona serata!

    Rispondi
  10. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    6 Ottobre 2014 at 20:56

    Marta, il desiderio di essere parte attiva del piatto finale, nonostante i limiti dovuti alla tenera età, è una cosa che ci accomuna 🙂 Qualche pasticcio l'ho fatto e in casa se lo ricordano tutti, ma il divertimento per me era assicurato! Alla fine tutto questo curiosare in cucina ha portato ad una vera e propria passione 🙂
    Ti ringrazio per aver condiviso questo tuo dolcissimo ricordo: i tuoi commenti fanno sempre trasparire la tua dolcezza e la tua sensibilità 🙂
    Un abbraccio e a presto!

    Rispondi
  11. Mila says

    6 Novembre 2014 at 12:15

    Concordo con te sul fatto che la cucina non sia solo nutrimento, e mi piace un sacco questa tua ricetta

    Rispondi
  12. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    8 Novembre 2014 at 21:34

    Mila, grazie! La cucina ci accompagna in tutti i nostri ricordi e per questo non è solo una via di sostentamento 🙂

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Recipe Rating




Slide

SEGUIMI SU INSTAGRAM @ZUCCHEROEZENZERO

CERCA

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Pinterest
Copyright © 2022 Virginia Repetto | Privacy e Cookie Policy

Copyright © 2023 zucchero e zenzero on the Cookd Pro Theme

We are using cookies to give you the best experience on our website.

You can find out more about which cookies we are using or switch them off in settings.

zucchero e zenzero
Powered by  GDPR Cookie Compliance
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie Policy

More information about our Cookie Policy