Clicca qui per leggere subito la ricetta della vellutata di porri con crostini al burro.
Quando andavo a scuola il mio libro di testo preferito era quello di letteratura. Anzi, quelli di letteratura perchè non c’era solo la letteratura italiana, ma c’erano anche quella latina e quella inglese. Quando mio papà portava a casa i libri che avrei usato nel nuovo anno scolastico passavo il pomeriggio a mettere le etichette con il mio nome e a fasciarli: usavo il rotolo coprilibri rigorosamente trasparente e ruvido, perchè mi piaceva quella sensazione sotto le dita che per me rappresentava la consistenza della conoscenza.
Mi piaceva sfogliarli, guardare le immagini di quello di geografia e di quello di storia, leggere i nomi dei filosofi ma, soprattutto, adoravo sbirciare tra le pagine dei volumi di letteratura. Confesso che non erano le poesie a colpirmi, ma i testi estratti dai romanzi e le narrazioni brevi. Mi piaceva curiosare tra gli autori che avremmo affrontato durante l’anno e, qualche volta, leggevo un brano che mi colpiva particolarmente. I libri sono sempre stati uno dei miei grandi amori anche se oggi ho meno tempo per loro: prima ancora di leggerli mi piaceva scorrere con il pollice tutte le pagine e annusare il profumo della carta… Guardo con un po’ di nostalgia quel periodo in cui passavo le vacanze a leggere e i libri si alternavano sul comodino un po’ come il giorno e la notte.
Oggi non riesco ad essere costante, anche se mi riprometto sempre di ritagliare un “momento romanzo” tutto per me, però per fortuna ci sono ancora alcuni libri che leggo fino alla fine senza dimenticarli in un angolo, un po’ per stanchezza e un po’ per mancanza di tempo. Le domeniche pomeriggio passate in compagnia di un libro sono per certi aspetti un’utopia per me, perchè da qualche anno a questa parte passo anche i finesettimana a studiare. Visto che non riesco ad accontentarmi di una mezz’oretta di lettura alla volta, talmente corta che non si crea la giusta atmosfera, i libri passano in secondo piano.
La stagione fredda è il periodo che, più di tutti, profuma di libri (almeno nelle intenzioni): si trascorre più tempo in casa, possibilmente vicino ad una fonte di calore e, quando non si è in compagnia, un libro è il passatempo perfetto. Un altro profumo che mi ricorda questo periodo è quello delle vellutate, che sono uno dei miei piatti preferiti quando fuori è brutto e fa freddo. Bastano un paio di verdure, brodo o acqua e il gioco è fatto! In meno di mezz’ora la vellutata è pronta per essere consumata, giusto il tempo di mettere la legna nel caminetto e di scegliere un titolo per il pomeriggio.
Vellutata di porri con crostini al burro
Ingredienti (per 2 persone):
- 2 porri
- 2 patate medie
- 500 ml di brodo vegetale
- burro
- sale
- pane raffermo
Procedimento:
Pulire i porri, privarli della parte verde (si può usare in un minestrone o in un soffritto) e affettarli a rondelle; pelare le patate, lavarle e tagliarle a cubetti. Scaldare una pentola con una noce di burro e lasciar rinvenire i porri per qualche minuto. Aggiungere le patate, coprire con il brodo e lasciar cuocere per circa 20 minuti a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto. Passare la verdura con il frullatore ad immersione e regolare di sale, quindi tenere in caldo. Tagliare una o due fette di pane a cubetti, scaldare una padella con una noce di burro, aggiungere i crostini e lasciarli dorare su tutti i lati e servire.
Leek soup with butter croutons
Ingredients (serves 2):
- 2 leeks, sliced
- 2 medium potatoes, cubed
- 500 ml of vegetable stock
- butter
- salt
- stale bread
Method:
Heat a tablespoon of butter in a large pan and add the leeks. Cook for 3-4 minutes until starting to soften and add the potatoes. Cover with the vegetable stock, bring to a boil and simmer for 20 minutes, or until the vegetables are tender. Remove from heat, blend until smooth and season with salt. Cut the bread into cubes, heat a pan with a tablespoon of butter, fry the crostini until golden brown and serve.
Credo che saremmo andate molto d'accordo da bambine 😉 Io amo la lettura, purtroppo per mancanza di tempo non riesco a leggere come vorrei, per esempio non leggo un libro da circa due mesi ormai, ma ci sono sempre dei periodi in cui mi immergo e non faccio altro, mi capita di leggerne anche 3 in una settimana 🙂 Questa magnifica vellutata di porri mi sembra il piatto adatto per accompagnare una buona lettura 🙂 Davvero squisita ^_^
Deve ser uma delícia e de certeza muito bem saborosa!
avrei potuto scriverlo io, il post…amo tutto: l'odore dei libri e delle vellutate, le atmosfere che hai descritto….Un bacio bella
A volte i nostri ritmi non ci permettono di dedicarci ad un libro. Alla fine i momenti migliori, almeno per me, sono i lunghi viaggi in treno o in macchina che con un libro che mi distrae diventano rapidissimi 🙂
Grazie An e buona giornata!
Thank you Susy, the soup was exactly like this 🙂
Grazie Franci 🙂 un bacio anche a te :-*
Un piatto meraviglioso per accompagnare l'amore per i libri… bravissima!
Anche io da ragazza mi piaceva foderare i libri scolastici ma con la plastica trasparente per poter sempre vedere la copertina e come te li sfogliavo tutti per vederne i contenuti e per sentirne il profumo di nuovo. Mi piace molto comprare libri ma anche riceverne anche se negli ultimi mesi non ho avuto tempo di leggere.
La tua crema di porri e patate è molto simile alla nostra ed è indubbiamente una coccola durante la stagione invernale. Baciotti
Tanto odiavo le materie scientifiche, quanto amavo l'ora di italiano e tutti i libri che potevo leggere, perchè avida di frasi e storie… capisco benissimo tutto quello che scrivi, la letteratura come specchio per vedere la vita, immaginare, fantasticare, farsi trasportare… leggere è come vivere altre esistenze, oppure come immedesimarsi e quindi emozionarsi… e la base di tutto è lì, nelle emozioni… 🙂
E per l'angolo delle affinità, oggi la protagonista è… la vellutata! Domenica ho fatto le foto ad una ciotola con morbido contenuto… bianco, guarda caso! Non so quando la vedrai, al solito, ma sappi che arriverà! Intanto però posso rubare i crostini al burro, deliziosi? 🙂
Deve essere ottima!!!
Il rotolo coprilibri trasparente l'ho usato anch'io, a questo ovvero ai tempi della scuola non pensavo da un pò. Negli ultimi anni, il tempo per leggere si è ridotto ed è un vero peccato perché leggere ti arricchisce. Amo la letteratura nonostante il mio percorso scientifico. La tua vellutata scalda il cuore! Un abbraccio Virginia
Grazie Michela, una vellutata è un piatto perfetto quando non si vuole staccare gli occhi dalla pagina 😉
Comprare i libri ha un fascino tutto suo, perchè permette di girare tra gli scaffali e i libri impilati alla ricerca di un titolo che ci faccia battere il cuore. Riceverli in dono è affascinante perchè è un modo per capire come ci vedono gli altri…
Ormai ho inaugurato la stagione delle vellutate e non mi fermerò per un po' perchè sono davvero una coccola 🙂
Un abbraccio ad entrambe 🙂
La matematica mi piaceva così come la biologia, ma i libri non avevano lo stesso fascino anche perché molte cose erano incomprensibili senza una spiegazione. Invece amavo lasciarmi trasportare dalle storie esattamenre come dici tu, viaggiare con la fantasia e vestire i panni dei protagonisti.
Quanto mi piace trovare dei punti in comune nei nostri post, che siano ingredienti, colori o forme… I crostini sono buonissimi da sgranocchiare (ne so qualcosa eheh), per quello consiglio di farne di più!
Si, e nelle giornate fredde e piovose è perfetta 😉
Marianna siamo molto simili, perchè anche io ho scelto un percorso scientifico. Forse l'amore per la lettura è quello che distrae per un po' dal rigore e dalla precisione ed è anche per questo che dovrei ricominciare a leggere più spesso…
Un abbraccio a te e buona giornata!
Cara Virginia, cosa mi hai ricordato!!!Le copertine ai libri!Anche se in realtà ci fu un momento, credo al liceo, in cui smisi con questo rito pur amando fortemente i libri di letteratura 🙂 c'era un rapporto passionale tra me e loro che al primo incontro esprimevo annusandoli fin dentro le pieghe dove le pagine si legano! Poi a poco a poco anceh i libri hanno preso a profumare di cucina, perchè d'inverno mi piaceva la compagnia di mia madre e dei fornelli sempre accesi 🙂 Buona la tua vellutata che sa di un buon periodo!
Io avevo timore di rovinarli e non ti dico che dispiacere quando per caso in una pagina si formava un'orecchia! Il profumo dei libri è speciale… Alcuni sanno di nuovo mentre altri, quelli più vecchi, profumano di storie vissute 🙂
Se poi le pagine sprigionano il profumo di cucina ancora meglio: anche a me piaceva studiare in cucina, soprattutto quando c'era il ragù in cottura perchè ci scappava sempre una merenda 😉
Un abbraccio e buona serata!