
Clicca qui per leggere subito la ricetta dell’insalata di lenticchie e ravanelli.
Sembra che l’estate sia arrivata senza nemmeno avvisare, un po’ come certi ospiti che capitano all’improvviso nella serata spettinata e con una cena di quelle messe insieme in due minuti, tipo pomodori e pane fresco.
Ogni anno ho un modo tutto diverso per accogliere il caldo: ci sono delle volte in cui rimpiango i maglioni di lana e le giacche, senza le quali in giro mi sento nuda, e inizio a contare i giorni che mi separano dall’autunno. Altre volte sono impassibile e cerco di combattere il caldo facendo finta che non esista e continuando a ignorare gli allarmismi in televisione e le statistiche sulle temperature degli anni più caldi.

Quest’anno sono tra color che son son sospesi, perchè se da una parte aspetto con ansia l’arrivo della frutta estiva, in particolare quella che gli anglofoni chiamano stone fruit, dall’altra temo il giorno in cui l’acqua ghiacciata non basterà per abbassare, almeno idealmente, la colonnina di mercurio.
In questi giorni il sole picchia, ma per fortuna non fa ancora quel caldo che mi costringe ad abbassare gli scuri nelle ore più calde della giornata e a ricercare l’ombra ad ogni occasione, anche a costo di trovare riparo dietro i cartelloni pubblicitari alla fermata dell’autobus e ad attraversare la strada per camminare nel marciapiede in ombra.

Guardo l’estate con sospetto e non so nemmeno quale sia il motivo, visto che ho bellissimi ricordi di quando ero bambina legati ad essa: i miei genitori cercavano di non farci passare troppo tempo a casa in città, per contrastare l’inevitabile appiattimento che capita quando non si fa nulla e per trovare una soluzione per noi bambine in vacanza da scuola.
Per molti anni le mie estati sono state un susseguirsi di campagna, mare e montagna, nonne e prozie che un pochino mi viziavano ed esperienze che mi facevano sentire grande anche solo per due settimane l’anno.
Quando grande sono diventata per davvero, arrivando all’università, le cose sono cambiate e all’estate associo solo studio intervallato da qualche sporadica vacanza. Per questo mi ritrovo a rimpiangere le estati in cui ero libera di ruzzolare nella natura e in cui ancora consumavo un libro dietro l’altro.

Uno dei modi che preferisco per addolcire l’arroganza del caldo è preparare piatti freschi e leggeri e quando si tratta di preparare il pranzo, molto spesso la scelta ricade su un’insalata. Le mie insalate sono molto varie e a seconda del tempo e degli ingredienti che ho a disposizione possono essere più o meno elaborate. Nonostante tutto, mi piace che siano complete e per questo aggiungo sempre cereali o legumi in modo da risolvere il pranzo in un piatto unico.
Quella che vi presento oggi è una delle insalate che mi ha dato più soddisfazione negli ultimi tempi: sarà forse per l’insieme di colori vivaci, la croccantezza, la menta che arriva dritta dritta dal balcone o i ravanelli che mi piacciono tanto, ma ho inserito questa insalata tra le ricette da ri-fa-re!
Insalata di lenticchie e ravanelli
Ingredienti (per 2-3 persone):
- 150 g di lenticchie secche (o 300 g di lenticchie cotte e scolate)
- 200 g di ravanelli (circa un mazzo)
- 2 cipollotti medi o uno grande
- un cetriolo
- 3 cucchiai di olio evo
- 3 cucchiai di aceto di mele
- una ventina di foglie di menta
- sale
Procedimento:
Cuocere le lenticchie in abbondante acqua bollente per 20-30 minuti o finchè non sono morbide, scolarle e metterle da parte a raffreddare. Tritare le foglie di menta e preparare il condimento emulsionando in una ciotolina l’olio con l’aceto, la menta tritata e un pizzico di sale; lasciare da parte a insaporire. Lavare i ravanelli, sbucciare il cetriolo e tagliare entrambi a cubetti; mondare i cipollotti e tagliarli a rondelle. Mescolare le verdure insieme alle lenticchie, condire con la vinaigrette alla menta e servire.
Lentil and radish salad
Ingredients (serves 2-3):
- 150 g of dried lentils (or 300 g cooked and drained lentils)
- 200 g of radishes
- 2 medium size spring onions
- 1 cucumber
- 3 tbsp of extra virgin olive oil
- 3 tbsp of apple vinegar
- 20 leaves of mint
- salt
Method:
Cook lentils in boiling water for about 20-30 minutes or until tender; drain them and set aside. Chop the mint leaves and make the vinaigrette: in a bowl mix the oil with vinegar, mint and salt to taste and set aside. Wash the radishes, peel the cucumber and cut them into cubes; cleanse the spring onions and slice them. In a large bowl mix the veggies with the lentils, season with the mint vinaigrette and serve.
Virgy, questa è geniale…e sto pensando che potrebbe finire anche nel mio bento da ufficio, con gelato al seguito. Cheddddddici? _^
uhhmm è molto estiva, mi piace! ^_^
Siiiiiiii! Nel bento va benissimo! E poi il gelatino ci sta sempre, altrimenti come si fa ad allontanare il caldo? 😉
Si, ormai ho dato il via alla cucina estiva! 🙂
Bella, estiva e con dei colori che mettono subito allegria 🙂 Un bacio 🙂
oh, l'estate è scoppiata all'improvviso, senza lasciar margine di spazio alla primavera! Anche attendo impaziente i suoi frutti (specie ciliegie e albicocche, che durano così poco ma che mi soddisfano talmente tanto…) e, paradossalmente, è una stagione che ho sempre poco amato anche io. Sarà l'eccessivo caldo e il conforto che con il freddo, per lo meno, ci si può coccolare con un maglione di lana, saranno le mie mattinate pigre, decisamente meno interessanti e più noiose delle ore di sonno mancate per andare a scuola e ubriacarmi di cultura. Sarà anche che l'atmosfera invernale mi coccola di più, mi permette di abbandondarmi a casa e sono mie compagne tisane bollenti e maglioni dentro cui sparire. L'estate, invece, è fin troppo estrosa: vuole che io esca, che rompa le mura del mio guscio, e io non sono sempre pronta. Le insalate, quelle mi fanno compagnia durante tutto l'anno invece: non so dire di no, ma con il caldo sono alla base dei miei pranzi e delle mie cene estive! Amo molto i ravanelli, le lenticchie, i cipollotti e ancora l'aceto di mele, io e te ci intendiamo bene 🙂
Rido da sola perchè per un attimo, prima di leggere che si trattava di ravanelli, ho pensato fossero pezzetti di rabarbaro e sono quasi impazzita! L'ho cercato anche oggi ma no, non è destino neanche quest'anno, si nasconde! Toccherà a te mangiarlo e cucinarlo anche per me, mi raccomando! 😉
Il mio forno non si ferma (sono sadica, ahaha, non si deve mai riposare!) ma come te sto pranzando con insalate colorate e fantasiose, in dispensa ho ben tre vasetti di lenticchie di tutti i colori: le classiche, quelle rosse e le nere… quindi ho solo l'imbarazzo della scelta!
È uno di quei piatti che portano il sole anche quando è nuvoloso 😉
Un maglione di lana contro un costume da bagno perde in partenza, non c'è proprio paragone 😉 sono d'accordo con tutto quello che dici (strano, vero? ;-)) e mi piace molto "estrosa" come aggettivo per l'estate. È proprio adatto a definirla: le giornate sono più lunghe e si suppone che si passi più tempo all'aria aperta, soprattutto dopo il tramonto. Io che sono un orso preferisco rintanarmi in casa, possibilmente nel maglione di lana di cui parli tu… Marta, mi piacerebbe proprio chiacchierare vis-à-vis 😉
Il mio giovane rabarbaro ne ha ancora di strada da fare prima di essere usato! Secondo me si deve aspettare ancora un anno, ma non demordo e continuo a curarlo amorevolmente 😉 Anche il mio forno rimarrà attivo, almeno per fare il pane, e so già che tra una micca e l'altra cuocerò qualche torta… Non posso resistere a lungo senza torte! Con tutte queste varietà potresti fare un mix di lenticchie, così aumenterebbero i colori e le consistenze 😉
Mi piace il tuo modo di rispondere all' 'arroganza del caldo'! Anch'io dovrei cominciare a studiare strategie di sopravvivenza, soprattutto quando mi accorgo che non mi dedico mai abbastanza a cose fresche pur consumandone molte giornalmente!Questa ricetta poi me ne ha ricordata un'altra con gli stessi ingredienti e con l'aggiunta del somacco, tu l'hai mai provato con le lenticchie?Un abbraccio grande!
Cara Laura, le insalate non sono ancora niente! Tra un po' si passerà alle maniere forti, ossia alle granite e alle acque saporizzate… E chi lo teme più il caldo?!? 😉
Sono curiosissima della sorella di questa ricetta e spero che ce ne parlerai! Il somacco deve fare ancora il suo ingresso trionfale nella mia cucina, ma considerando la curiosità che mi avevi messo un po' di tempo fa su questa spezia e il mio amore per le lenticchie devo comprarlo al più presto e sperimentare 😉 Un abbraccio a te e buon finesettimana!