
Clicca qui per leggere subito la ricetta dell’hummus di ceci e harissa.
Un po’ di giorni fa chiacchierando di cibo, come spesso capita da queste parti, ho iniziato una riflessione sulla cucina estiva. Visto che la cucina è la mia valvola di sfogo, non esiste periodo dell’anno in cui non cucini: per me non è mai troppo caldo per stare davanti ai fornelli e anche quando la stanchezza si fa sentire, complice la pressione bassa, cucinare mi è di conforto.
Ovviamente le ricette cambiano con il passare delle stagioni: in Estate prediligo ingredienti freschi e cotture rapide, sempre strizzando l’occhio a quel qualcosa in più che cambia il piatto da una banale insalata a una combinazione di sapori che rende felice il palato (e di conseguenza noi stessi). Come dicevo da Rossella qualche giorno fa, la mia cucina estiva è una cucina “in jeans”: una cucina spensierata e un po’ casual, un po’ come quando è sabato pomeriggio e mettiamo gli abiti più comodi per andare a fare una passeggiata all’aria aperta.
La cucina per me non è solo quella della domenica o delle festività, ma è soprattutto quella del quotidiano: bene o male ci confrontiamo con i fornelli tutti i giorni almeno una volta al giorno (ad eccezione di chi fa virtù dei piatti pronti). Si cucina anche quando si tratta di un semplice piatto di pasta al pomodoro, ma a mio avviso la differenza tra cucinare e preparare un piatto, uno qualsiasi, sta nel sentimento che si trasmette nell’atto in sè.
Il sentimento di cui parlo può essere nei confronti dei nostri commensali, o di noi stessi se mangiamo da soli, ma anche la stima e il rispetto nei confronti della materia: rispettare gli ingredienti, saper aspettare che arrivi la stagione giusta e compiere delle scelte consapevoli. Mi piace pensare che lo scopo dei pasti non sia solo quello di farci sopravvivere, ma che sia soprattutto un momento di crescita, di condivisione e di scoperta di nuovi sapori…

L’hummus è una di quelle ricette che si preparano in un attimo e che sono in grado di trasformare un semplice mucchietto di ceci cotti in una salsina sfiziosa. Per chi non lo sapesse, l’hummus è tipico della cucina mediorientale e viene servito all’inizio del pasto insieme ad altre meze; la ricetta di base prevede ceci, tahina, olio, aglio e limone e si può arricchire di spezie e aromi a seconda dei propri gusti. L’hummus che vi presento oggi non è esattamente rispettoso della tradizione: non ho usato la tahina (che non avevo) e ho aggiunto la mia amata harissa, che ha dato quella nota piccante che a mio avviso sta benissimo con i ceci.
Potete servire l’hummus ad un aperitivo oppure, in un contesto molto informale (come ho fatto io) direttamente come piatto principale, ovviamente accompagnandolo con pita o con crackers, grissini o il pane che avete in casa e una bella insalata. Rapido ma d’effetto, almeno per il palato: io ho usato ceci cotti in casa, ma se usate quelli in scatola basterà solo unire gli ingredienti e azionare il mixer fino ad ottenere la consistenza desiderata. E in men che non si dica la ricetta furba è servita 😉
Hummus di ceci e harissa
Ingredienti (per 2 persone):
- 250 g di ceci cotti e scolati
- il succo di un limone
- 2 cucchiai di olio evo
- un cucchiaino di harissa
- sale
- sesamo nero, erbette fresche, olio per guarnire
Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti nella ciotola del mixer tenendo qualche cece da parte e azionare fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungendo eventualmente poca acqua per regolare la consistenza. Salare l’hummus a piacere, trasferirlo in una ciotolina e guarnirlo con i ceci rimasti, un filo d’olio, una spolverata di sesamo nero e qualche erbetta fresca. Servire con pita, pane, crackers o grissini.
Harissa hummus
Ingredients (serves 2):
- 250 g of chickpeas, rinsed
- the juice of one lemon
- 2 tbsp extra virgin olive oil
- 1 tsp harissa paste
- salt
- black sesam, fresh herbs, oil to garnish
Method:
Set aside 1 tbsp chickpeas for serving. Process in a food processor the remaining chickpeas, lemon juice, harissa paste and olive oil, adding water as needed, until hummus is very smooth; season with salt. Serve hummus drizzled with oil and topped with black sesam, reserved chickpeas and fresh herbs with pita bread or crackers.
cara Virginia, non potrei essere più che d'accordo con te! sposo e abbraccio la filosofia della cucina in jeans, dei piatti semplici e quotidiani, senza troppi fronzoli ma ricchi di sentimento: perché, diciamocelo, cosa c'è di più buono di un piatto apparentemente banale (ma nessun piatto in realtà lo è) preparato con una buona dose di amore per gli altri, per sé stessi e per il buon cibo e l'attenzione agli ingredienti???:-) l'hummus, come immaginerai, è una delle cose che mi piacciono di più: insieme a guacamole e ad un'altro dip di cui presto parlerò sul blog, è la mia leggera cena estiva preferita (e lo servo spessissimo come apricena). Mi basta del buon pane fatto in casa o dei grissini per essere contenta! Quando ho un po' più di tempo e posso concedermi una cena più abbondante, metto ammollo i ceci secchi e rinfresco il lievito madre e prepariamo le pitas con le falafel spalmate abbondantemente di hummus… E vogliamo parlare di hummus e carotine crude???
La nota piccante in queste preparazioni non delude mai, quindi ben venga l'harissa 😉 ps: io a m o queste foto!!!
Un abbraccio, Marta
Cucina in jeans??? eccomi!!!! Anzi, la mia è quella in tuta :)))) Quanto all'hummus ma….mi hai letta nel pensiero? anche io l'ho fatto e…vedrai :))) Un bacione grande
Marta, hai colto perfettamente il punto! I piatti di tutti i giorni possono essere elementari, magari con pochi ingredienti ed elaborati il minimo indispensabile, ma non sono mai banali. Per il semplice fatto che anche per mettere a fianco due sapori abbiamo fatto una scelta, più o meno consapevole, dettata dal gusto o dalla curiosità di sperimentare. Un po' come le ciliegie nell'insalata, una scelta audace all'apparenza ma dal sapore illuminante 😉
L'hummus con le carotine sta divinamente, ma ora sono curiosa di vedere l'altro dip! Preparo dei crackers in modo da farmi trovare pronta 😉
Un bacio grande e buona giornata! E grazie :-*
Ahahah, cucina in tuta è insuperabile! Chapeau!
Mi piacciono queste coincidenze e non vedo l'ora di vedere il tuo di hummus 😉
Un beso! :-*
Oggi vedendo la tua foto su instagram mi è subito venuta voglia di venire a guardare le tue ricette, i tuoi scatti, e ciò che racconti.
Mi è piaciuto leggere che per te non esiste una stagione precisa per cucinar di più o una per far meno. Certo, vero è che il caldo non va tanto d'accordo con i fornelli. Ma come hai asserito tu stessa, credo che la combinazione migliore siano gli ingredienti giusti con la giusta freschezza! E da te la riscopro appieno! Complimenti anche per le foto, io adoro questo genere di scatti. Buon pomeriggio e a presto. Melania-chicchidimela
Virginia, è successo ancora! Vedrai cosa apparirà presto nel mio blog, ahaha! E vedo che anche Francesca sopra di me ha avuto la stessa voglia! Direi di fondare un club degli hummus, di cui tu sei presidentessa! 😀
Ora capisco perchè "repinni" le foto dei jeans… 😉 E tu capisci perchè le noto anche io… semplicità e comodità sono due parole che si adattano bene alla cucina, nulla di sofisticato, ricette acqua e sapone e di buon gusto, come l'idea di femminilità che mi piace! Una cucina in jeans e scarpe basse che ci somiglia, nel nostro caso!
Bella la prima foto, lo sfondo è casual ma anche elegante, come un abito perfetto per l'aperitivo! 🙂
adoro l'hummus e nel mio frigo staziona un tubetto di quella salsa…direi che non ho scuse per non provare questa ricetta ^_^
sembra fantastico!!!
Ciao Melania e benvenuta! Sono contenta di ritrovarti anche qui e ti ringrazio per i complimenti 🙂 La cucina è il mio passatempo preferito e per questo motivo non smetto nemmeno in estate: accendo il forno almeno una volta alla settimana per cuocere il pane, e anche se la temperatura si alza un po' io sono felice!
Grazie ancora per essere passata e a presto!
Mi piace come usi i termini che solitamente sono legati alla moda per descrivere il tipo di cucina che piace ad entrambe… La sofisticatezza può essere affascinante, ma spesso non mi ritrovo in piatti troppo costruiti così come negli abiti formali. La cucina va sentita addosso, esattamente come accade quando proviamo un nuovo vestito: se è ciò che fa per noi ci sentiamo subito a nostro agio!
Le ricette e gli ingredienti continuano a rincorrersi tra i nostri bistrot e la cosa mi diverte moltissimo! In attesa di vedere il tuo hummus sfornerò altri crackers, perchè ho come l'impressione che la stagione delle cremine sfiziose sia appena iniziata 😉
Silvia, da quando ho scoperto l'harissa non riesco più a farne a meno! La infilo un po' ovunque e metterla anche nell'hummus è stata quasi una naturale conseguenza 😉 Fammi sapere se lo provi!
L'harissa! E' una di quelle cose comprate una volta, adorate, e poi appena finita non l'ho più ricomprata perchè completamente cancellata dalla mia testa! Accipicchia se non la vado a ripescare prima di subito!
Per il resto, sono d'accordissimo con te. Si può fare un piatto tecnicamente impeccabile senza un briciolo di sentimento, e fare un hummus frullando mille cose da dire insieme ai ceci.
E il tuo è un principio che sposo giornalmente anche quando non cucino, ma metto insieme i miei semplici piatti di frutta con un grande amore e rispetto per quello che ho davanti.
Sì alla cucina in jeans (nel mio caso, in ciabatte o a piedi scalzi) e sì all'hummus con l'harissa!
Alla fine tutte le insalate sono ingredienti messi insieme, ma la "cucina" sta nel dettaglio, che può essere il taglio delle verdure o il condimento, con il quale si può giocare fino ad ottenere ogni volta un sapore diverso. E alla fine la differenza tra un'insalata buttata lì e una curata si vede eccome! I tuoi piatti di frutta catturano sempre la mia attenzione perchè sono sempre molto fantasiosi e invitanti 😉
Ultimamente sto infilando l'harissa un po' ovunque e vorrei provare a farla in casa quando si troveranno i peperoncini freschi 🙂 per me è l'ingrediente dell'estate!