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Torta di pesche (ruvida e imperfetta)
Ingredienti:
- 1 uovo intero
- 30 g di olio evo delicato
- 100 g di yogurt intero
- 80 g di zucchero
- 50 g di farina di farro
- 50 g di farina di grano saraceno
- 40 g di farina di mais*
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- 2 pesche mature ma sode
- zucchero di canna
Procedimento:
Accendere il forno a 180° e rivestire uno stampo da 18 cm di diametro con carta da forno. Tagliare le pesche a spicchi e metterle da parte. In una ciotola capiente sbattere l’uovo e l’olio con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere anche lo yogurt e lo zucchero e amalgamare il tutto. A parte mescolare le farine con il lievito e incorporarle all’impasto mescolando con un cucchiaio fino a far scomparire ogni traccia di farina. Versare l’impasto nello stampo, completare con gli spicchi di pesca affondandone alcuni nell’impasto e terminare con una leggera spolverata di zucchero di canna. Cuocere la torta per circa 30 minuti o finchè non risulterà cotta alla prova stecchino. Se non si consuma la torta entro uno o due giorni, è meglio conservarla in frigorifero (tirarla fuori 20-30 minuti prima di consumarla).
* Io utilizzo quella per fare la polenta tradizionale e a grana non troppo fine. Se lo si preferisce, si può utilizzare una farina di mais molto più fine (fioretto o addirittura fumetto).
Virginia, finalmente riesco a passare dopo un inizio settimana decisamente intenso! le torte "marocchine e ruvide" di cui parli tu, sono quelle che vanno alla grande qui in casa:-) non sono mai stata una grandissima mangiatrice di dolci, fatta eccezione per il gelato e poche altre cose e quando imparai a mangiare le torte (ma soltanto quelle fatte in casa da mia mamma) non è affatto un caso che le mie preferite fossero quelle di mele (si, perché adoro che la torta sia più "di mele" che "con le mele"..). Inutile poi dirti quanto mi piaccia il mix di farine che hai usato e ovviamente la torta, che rispecchia decisamente i miei gusti.. insomma, ruvida e marocchina sì, ma imperfetta decisamente no mia cara!!
OH ma che meraviglia!!! tu lo sai che io sulle torte la penso esattamente come te: w queste rustiche, ruvide e imperfette. Tra l'altro, ho anche io in archivio una tortina con le pesche ;))))
Potrei tranquillamente averlo scritto io questo post.
Partigiana di ruvidità e imperfezione ( ma forse perché io stessa mi sento un po' così); che poi, queste tortine, nel loro modo d'essere richiedono più attenzione e cura di quello che si potrebbe pensare. Sta tutto nell'anima di queste fette, al morso rivelano ogni piccola sfumatura, una sinfonia di sapori, che forse non tutti si meritano ….
E visto che già sai il legame indissolubile che ho con il forno, sappi che questa delizia la gusterò presto nelle prossime colazioni.
ps: oltre tutto hai fatto un mix delle mie farine preferite!!!
Un abbraccio e buon fine settimana
Virgi, non saprei proprio che altro aggiungere, che hai davvero detto tutto tu ^_^
E poi, voglio dire, trovare la bellezza nell'imperfezione è anche una sfida, e a noi le strade di comodo non piacciono no?!;)
Il forno è sempre lì che giace "irriparato" ma due pesche, quando forse ci decideremo a farlo aggiustare, credo proprio che non le negherò ad una bella e imperfetta profumatissima tortina..;)
Ma come mi piace quello che dici sulle torte: anche a me piacciono molto quelle rustiche e ruvide al palato in cui l'unica morbidezza è data dalla frutta. Questa torta mi ricorda molto la torta di mele che mia madre preparava per le nostre merende e in questo momento non sai quanto mi piacerebbe averne una già bella e pronta!Bello tutto quello che fai girare intorno al concetto di imperfezione 😀 Un bacio!
"La perfezione è un perdita più che un arricchimento" mi piace troppo. E' anche il mio pensiero , sopratutto per quanto riguarda i dolci. E questa torta, sarà anche imperfetta, ma è perfetta proprio perchè fuori dal comune. Bravissima Virginia 🙂
Sono assolutamente d'accordo con te: molto meglio le torte "di mele", quelle che contengono talmente tanta frutta da essere quasi mangiate col cucchiaino 😉 Le torte fatte in casa da una persona che amiamo, e che ci ama, sono la cosa più buona. E sì, io adoro i gelati e potrei tranquillamente vivere di quelli, ma ci sono alcuni momenti che richiedono una torta…
Grazie per tutto il resto e un bacio enorme :-*
Vedi, oltre al forno acceso avevamo in comune anche la farina di mais! E io non vedo l'ora di scoprire la tua torta di pesche <3
Spesso prendiamo di mira le nostre imperfezioni, ci confrontiamo con gli altri e non facciamo che buttarci giù. Alla fine la risposta sta tutta qui, in questa torta: è bello vedere che si può fuggire dal l'omologazione e dalle mode, osservare che per fortuna il mondo non è quadrato, ma rotondo e armonioso e con parecchie anse in cui cullarsi 🙂
Sarei proprio felice di sapere che prossimamente questa torta ti farà compagnia e sono sicura che saprai darle un tocco speciale!
Un bacio grande e a presto!
Eheh, vero: a noi due le strade comode proprio non piacciono! In fondo se scansiamo le autostrade scopriamo i panorami migliori e non importa se dopo un po' ci fanno male i piedi 😉
Sai che quando guardo il forno ti penso spesso? Io non so come potrei resistere per così tanto tempo! Dai che le pesche per un po' ci faranno compagnia, io incrocio le dita 😉
Carissima Laura, sai che amo ancor di più le torte che tra un pezzo di frutta e l'altro racchiudono ricordi? I momenti "da torta" di cui parlavo sopra a Marta sono soprattutto questi: quando ho bisogno di rivivere gesti, profumi e sapori una torta è d'obbligo e appena posso corro in cucina a mescolare ingredienti 🙂
Tu non sai come mi piacerebbe poterti mandare un po' di torta 😉
Un bacione e buon finesettimana!
Anna, ci sono dei momenti in cui la perfezione mi sta proprio stretta! Allora ben vengano le torte asimmetriche e scure e le farine che nel forno fanno amicizia tra di loro, compiendo una magia 🙂
Quante sagge riflessioni e mature (come le pesche) consapevolezze in questo post! Il momento in cui si arriva a capire che la perfezione è una divertente compagna di viaggio e non una nemica da combattere, ci si sente meglio e si riesce ad apprezzare tutto di più, secondo me… sai quanto creda nel Bello, ma un bello caldo, vero, "umano" oserei dire, e molto, molto personale, legato ai nostri gusti e a ciò che siamo… cerco la cura e l'amore per le cose, quello sì, ma la bellezza vuota, quasi di plastica, che non comunica nulla no… tantomeno se si tratta di cibo!
Le torte rustiche le adoro sempre di più anche io, da quando è iniziato il percorso di scoperta nel mondo magico delle farine e ormai la 00 neanche la compro più, ad esempio! E tutte le assi di legno che sono apparse nelle mie foto ultimamente danno l'idea di quanto il marroncino sia un'ottima alternativa al bianco, in tutti i sensi… 🙂
Grazie per aver acceso il forno al mio posto, così domani ho assicurata una colazione buona e soffice… perchè mi lasci una fettina, vero? 🙂
Ci credi se ti dico che potrei averlo scritto io questo post? No, scherzo non voglio rubarmi il merito, però condivido in pieno! Detto fra noi, non amo molto il cake design: quelle torte mi sembrano quasi finte… e soprattutto non riuscirei mai a mandarle giù 😉 Meno male che esistono ancora torte come queste…è stupenda, rustica e fruttosa come piace a me. Grano saraceno, mais e farro tra l'altro sono farine che non mancano mai nella mia dispensa! 🙂
Che dire… speciale!
anche io amo questo tipo di dolce compliemnti sei riuscita a faar una capolavoro,foto stupenda,buon weekend
Ogni tanto maturo qualche consapevolezza e la accumulo sulle (poche) altre, come fossero mattoncini, con l'intento di costruire passo dopo passo quello che sono. Mi sono stufata del bello standardizzato ed alieno, oggi preferisco concentrarmi sul mio concetto di bellezza che spesso va oltre la linee dritte e perfettamente ortogonali. Le farine "colorate", soprattutto quelle di grani antichi, sono le mie preferite ed ogni volta che le uso imparo qualcosa di nuovo. Gli accostamenti sono praticamente infiniti, così come i sapori che riescono a regalarci 😉
Non preoccuparti: io il forno lo accendo spesso e se passi di qui la colazione è assicurata 😉
Elisabetta, che bello trovarci d'accordo! Sono felice di sapere che ci sono tante persone che non rimangono affascinate davanti a quelle torte e che preferiscono invece quelle dall'aria casalinga e a tratti imprecisa 🙂 io adoro le torte con la frutta e in questa stagione non possono mancare quelle con le pesche 🙂
Grazie cara Francesca!
È il genere di torte che amo cucinare e mangiare.. Appena ho visto le pesche mi è venuta in mente la ricetta e questo insieme di farine!
Che bella! E poi anche leggera, te la "copierò" senz'altro. Ti ho scovata sulla rivista Ci Piace Cucinare. Complimenti!
La vie est fit