Clicca qui per leggere subito la ricetta delle melanzane alla chermoula con bulgur.
Mi sembra stranissimo che nonostante la mia passione per le cucine che stanno a Sud-Est del Mediterraneo, io non sia mai stata ne’ in Grecia ne’ in Medioriente ne’ in Nord Africa. Conosco questi sapori grazie ai ristoranti che pian piano stanno popolando le nostre città di profumi da mille e una notte e grazie alle ricette trovate in rete e su carta. Tuttavia mi piacerebbe andare e scoprire queste cucine nel luogo in cui sono nate, magari sbirciando da lontano nelle case e immaginando cosa si mangia oltre le finestre su cui poso il mio sguardo.
E’ doveroso menzionare Jerusalem, che è il mio testo di riferimento quando si tratta di cucina mediorientale, e in generale gli autori, ai quali ormai ho dichiarato amore eterno. Uno dei motivi per cui sogno di tornare a Londra è andare a trovare Ottolenghi nel suo ristorante, ma non ditelo al mio compagno di viaggio! 😉
Da quando ho ricevuto quel libro, ormai due Natali fa, l’ho consultato innumerevoli volte, sia per trovare ispirazione sia per rilassarmi, guardando le foto e leggendo gli approfondimenti e le storie in calce alle ricette. Più volte sono stata sorpresa mentre ridacchiavo nascosta dietro a quel libro, scatenando sempre qualche domanda sul motivo di cotanta ilarità.
Manco a dirlo, la protagonista di oggi è proprio la cucina nordafricana: melanzane alla chermoula con bulgur, una ricetta trovata su Jerusalem durante una delle mie letture e modificata per adattarla alla mia dispensa (sempre troppo povera rispetto alla lista degli ingredienti, soprattutto quando mi viene in mente di preparare la ricetta all’ultimo minuto).
La chermoula non è altro che una salsa piccante e agrumata che si sposa benissimo con le carni e con le verdure, prime tra tutte le melanzane. Io ho cambiato un po’ le carte in tavola usando l’harissa e come spesso accade, della ricetta originale è rimasta solo l’idea.
Un’altra mia modifica è la cottura delle melanzane, perchè per accorciare i tempi ho preferito grigliarle invece che cuocerle al forno. Ho potuto farlo perchè le mie melanzane erano piccoline e la griglia bastava a portarle a cottura tagliate a metà per il lungo. Quindi le ho presentate insieme al bulgur e non con il bulgur all’interno, ma tutto sommato il concerto di sapori che si avverte in bocca è rimasto inalterato.
La ricetta si prepara velocemente e se usate il cous cous al posto del bulgur ci vorrà ancora meno tempo. Perfetto per una cena di metà settimana per salutare l’estate con i suoi sapori.

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Melanzane alla chermoula con bulgur
Ingredienti (per 4):
- 4 melanzane lunghe piccole (circa 500 g)
- 200 g di bulgur
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- 1 cucchiaino di harissa
- 3 cucchiai di uvetta
- una quindicina di foglie di menta
- 8 cucchiai di yogurt
- olio evo
- succo di limone
Procedimento:
Tostare coriandolo e cumino e pestarli in un mortaio; metterli in una ciotolina insieme all’harissa, un cucchiaio di olio e due cucchiai scarsi di acqua e mescolare per ottenere una salsina omogenea e abbastanza fluida. Scaldare una bistecchiera, lavare le melanzane e tagliarle a metà per il lungo. Spennellare la parte tagliata con la marinata e grigliare le melanzane da tutti i lati portandole a cottura. Toglierle dalla bistecchiera e trasferirle su un piatto. Cuocere il bulgur seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, scolarlo e condirlo con l’uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida, olio, una spruzzata di succo di limone e la menta tritata. Distribuire l’insalata di bulgur nei piatti, aggiungere due mezze melanzane e servire, tiepido o a temperatura ambiente, con lo yogurt a parte.
Anche a me manca non aver ancora visitato i paesi che stanno a Sud-Est del Mediterraneo, come te li ho assaporati solo attraverso libri e le cucine di qui. Adoro Jerusalem, questa ricetta fatta a modo tuo mi piace un sacco!!
Marta
P.s le foto sono da woow!!
meravigliose, Virgy..non posso aggiungere altro <3
mia carissima Virginia, non credere mica che io mi fossi dimenticata di te! è bello "rientrare all'opera" sebbene il blog non abbia ancora riaperto i battenti e trovarvi tutte qui, giorno dopo l'altro, voi che siete le mie donne preferite! ti confesso di averti pensata molto in Germania quando, in una piccola botteguccia di spezie etniche, ho finalmente trovato l'harissa, che ormai ho imparato a capire quanto ti piaccia e quanto ti sia congeniale. Purtroppo ancora nessuna traccia della pasta di harissa, in quanto questa è quella in polvere, ma spero possa portare ai miei piatti mediorientali quel profumo e quelle sfumature di sapore che finora ho potuto soltanto gustare con gli occhi qui sul blog 🙂 dunque, stai ben certa che il suo primo utilizzo ti farà onore e sarà proprio una tua ricetta a farmi diventare senza dubbio dipendente di questa spezia (non so se te l'ho mai detto, ma tutto quello che è vagamente piccanti mi piace parecchio…).
e poi ancora, che belle foto, che bel piatto, che bella ricetta, che bel tutto! E anche se so che tutto questo non è solo per me, quanto mi riempie di gioia tornare e trovarmi di fronte a tutte queste meraviglie!!
ti abbraccio forte, Marta
Quel libro ce l'ho anche io e lo adoro letteralmente. E' fonte di ispirazione continua e spesso ne tiro fuori ricette, trasportando me e la mia famiglia in terre lontane, almeno solo col pensiero e l'immaginazione 🙂 E come te coltivo in segreto il sogno di tornare a Londra proprio per andare al suo ristorante, che ho scoperto essere vicinissimo al ristorante dove lavora un mio amico. Pensa che gli esultati in sala dicendogli che avevo visto Ottolenghi proprio lì vicino e lui mi zittisce subito dicendomi: "Per fortuna Ben non parla italiano, altrimenti te lo saresti inimicato" 😀 Le melanzane alla charmuola le farò anche io, presto 🙂
Questa voglio provarla… da amante di Jerusalem quale sono anche io, mi piace molto la tua versione
Ciao Marta, che bello vederti qui! Viaggiare attraverso la cucina è un buon espediente, ma ammetto che ogni volta vorrei sapere se sono riuscita a ricreare i sapori "giusti" nel mio piatto. Jerusalem è una grande ispirazione e mi piace molto anche perchè riesce a calarmi nell'atmosfera del posto!
Francy, tu sei sempre troppo buona <3
Marta, mia cara, ma tu lo sai che me lo sentivo che saresti ritornata dalla Germania con qualche ingrediente nuovo in valigia? E sono contentissima che tu abbia trovato l'harissa, perchè mi dispiaceva usare un ingrediente che tu non avevi in dispensa! Il piccante piace moltissimo anche a me, in effetti in ogni mio piatto cerco sempre di aggiungere una nota piccante che solletichi un po' il palato e dia vivacità. Non ho mai provato quella in polvere, ma suppongo che il risultato finale in termini di sapore sia lo stesso! Comunque, non so se lo sapevi, ma l'harissa in pasta si può preparare in casa. Io non ho mai provato, ma se ti interessa dimmelo e ti mando la ricetta (di cui mi fido ciecamente, visto che viene proprio da Jerusalem) 😉 Allora aspetto con non poca curiosità il tuo primo piatto con l'harissa e ti mando un abbraccio e un bacio enormi! Bentornata :-*
Ahahah magari anche Ben, in incognito, è andato a trovare Ottolenghi una volta 😉 Ormai è diventato uno di quegli autori rilassanti, di cui ti fidi a occhi chiusi. Purtroppo oggi è raro! Le sue ricette sono infallibili e anche quando ti viene la bellicosa idea di modificarle riescono alla grande 🙂
È una versione rapida, ma prima o poi proverò anche la cottura in forno!