
Clicca qui per leggere subito la ricetta delle polpette di cavolo nero e ricotta.
È iniziato il periodo in cui sento il bisogno di allargare la sciarpa per far respirare il collo, da mesi assopito nel suo torpore, sempre avvolto in sciarpe o colletti morbidi. Inizio a sentire il bisogno di girare con la giacca aperta e le scarpe più leggere, di quei raggi di sole che scaldano senza strinare. Ho bisogno dell’aria frizzantina ma gentile che profuma di Primavera…
Ogni anno la stessa storia: mi sento un’amante dell’Inverno e del clima freddo, delle zuppe, dei cavoli e degli agrumi, ma quando si iniziano ad avvertire i primi segnali della Primavera qualcosa cambia. Ecco che mi vedo proiettata nei mesi a venire, tra primizie, il trench leggero e i foulard colorati.
La voglia di leggerezza tra i vestiti, in cucina e soprattutto nella mente mi fanno aspettare con ansia questa Primavera. Attendo qualche cambiamento importante che mi farà voltare pagina e non vedo l’ora di scrivere nuove parole su un libro tutto da scoprire e che vivrò giorno dopo giorno.
Sono sempre stata una persona proiettata nel domani e quasi mai nel “qui e ora“, un animo un po’ irrequieto che vive con la testa in movimento tra un pensiero e l’altro. Spesso mi ritrovo a desiderare di essere in un posto diverso da quello in cui sono, a pensare all’Estate quando è Inverno e viceversa. E’ più forte di me, ma sto imparando a piccoli passi ad apprezzare le cose nel momento stesso in cui le sto vivendo, a respirare a pieni polmoni tutte le belle sensazioni che mi circondano per poi riannusarle quando più ne ho bisogno.
La ricetta di oggi fa parte di quelle ricette invernali che volevo raccontarvi prima dell’arrivo della bella stagione. Qui il cavolo nero e la ricotta, tenuti per mano dalle patate, si incontrano per dare forma a delle polpette. Una ricetta che fa l’occhiolino alla Primavera e ai primi pranzi all’aria aperta, un’idea per sistemare la cena in pochi passi ma anche per il pranzo in ufficio o in università. Ormai sapete quanto amo la ricotta, un ingrediente molto versatile sia nel dolce che nel salato che anche in questa occasione si è rivelato una scelta vincente.
Il venerdì è il giorno giusto per polpettare, voi che dite? 😉
Polpette di cavolo nero e ricotta
Ingredienti (per 2 persone, 8-9 polpette)
- 100 g di cavolo nero sbollentato (circa 4-5 foglie private della costola centrale)
- 200 g di patate
- una cipolla piccola
- 50 g di ricotta più un po’
- pan grattato
- sale e pepe
- olio evo
- succo di limone
Procedimento:
Sbucciare le patate, tagliarle a cubetti e lessarle. Scolarle, trasferirle in una ciotola e schiacciarle con una forchetta. Tritare finemente la cipolla e farla rosolare in una padella ampia con 2 cucchiai di olio; aggiungere il cavolo nero tritato grossolanamente e lasciar insaporire. Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. Nel frattempo preparare il dip di ricotta: in una ciotola mescolare un paio di cucchiai di ricotta con un filo d’olio e una spruzzata di limone. Assaggiare e regolare eventualmente di sapore. Trasferire la crema in una ciotolina di servizio e conservarla in frigorifero. Unire il cavolo nero alle patate e lavorare il composto con una forchetta; aggiungere la ricotta e amalgamare bene il tutto. Regolare di sale e di pepe e formare le polpette: prelevare una cucchiaiata di composto, lavorarlo con le mani per formare una sfera e schiacciarla leggermente. Rotolare le polpette nel pan grattato e disporle su un piatto. Pulire la padella con un pezzo di carta da cucina, ungerla lievemente e scaldarla a fuoco medio. Disporre le polpette nella padella e lasciarle cuocere da entrambi i lati fino a doratura. Servire subito con la crema di ricotta.
Molto invitanti e sane!
Buone!!Io adoro il cavolo nero e in inverno ne faccio un gran uso.
PS: anch'io sto letteralmente scalpitando!La prima volta che sono uscita da lavoro e c'era ancora la luce del giorno, sono tornata a casa felice e piena di voglia di fare!
un abbraccio, Chiara
Ormai ti sei guadagnata lo scettro di Miss Ricotta, lo sai, vero? Vedo con piacere che fa capolino in tante ricette, come se ti chiamasse dal frigo e tu non sapessi resistere mentre ti fa gli occhi dolci… 🙂 D'altronde lo capisco, con il suo bianco morbido sta bene con tutto, proprio come i trench che tanto ci piacciono e indossiamo! Ti confesso che quello blu è già uscito dall'armadio la scorsa domenica, ehehe! E forse non è un caso che abbia preparato un vassoio "da asporto" e da street food, sognando già di gustare polpette all'aria aperta… 🙂
Anche io ho un trench blu! 🙂
Ahaha! Secondo me lo possiede anche Virginia! 😀
Inizia ad avvicinarsi la bella stagione e la cucina si alleggerisce 😉
Anche io lo adoro e, nonostante non lo abbia mai assaggiato, trovo che sia meglio del famigerato kale! Dai, che la primavera sta bussando 😉
Mi piace come appellativo ed è proprio così! Non riesco a resisterle nemmeno quando faccio la spesa, in qualunque stagione dell'anno. Mi piace mangiarla così, con un po' di pane, ma anche utilizzarla in cucina (e le ricette che si accumulano sono la prova ;-))
Alla prima giornata di sole ci vediamo per un pic nic? 😉
E' proprio così, anche io ce l'ho! E da quest'inverno in blu ho anche un cappotto… 😉
carissima Virginia, sapessi quante polpette e burger (come sempre cruelty free) sto divorando in questi giorni! si tratta di un bel progetto e, qualora tutto dovesse andare a buon fine, spero di potertene parlare presto…ma torniamo a te, alla voglia di prima vera e a queste polpette. Qui si può dire che la primavera – a parte rari casi di freddo gelido e improvviso – sia già arrivata, colorando le verdure del verde brillante di piselli e asparagi e regalandoci delle fragole dipinte di un rosso tanto intenso da non avere alcuna sfumatura di bianco. Io, da freddolosa quale sono, faccio un po' di difficoltà ad abbandonare il mio caro sciarpone, ma confessi di avere iniziato ad indossare magliette leggere al posto dei maglioni pesanti sotto il mio solito cappotto grigio. Il cavolo nero, poi! è una delle verdure che mi piacciono di più (ed anche una delle più "dense" di nutrienti che possano esistere) ed ogni settimana ne acqusto uno o due mazzi dalla mia azienda agricola biologica di fiducia. E tu, donna della ricotta, non avresti potuto impastarli meglio! le foto poi mi piacciono veramente tanto, il cestino per le polpette é azzeccatissimo 🙂 a presto mia cara e perdona sempre il ritardo!
Anche io, preso da Zara! Se ora si scopre che è lo stesso è davvero il colmo… 🙂
(e non mi stupirebbe neanche troppo, eh)
Ehi donna della ricotta, sapessi da quanto tempo aspetto un autobus che mi porti fino a qui… che a Roma si sa: gli autobus non passano mai!E oggi sono tornata nella tua casa luminosa che sento un po' anche mia 🙂 io non porto trench ma in compenso quest'anno mi sono divertita ad andare in giro con un cappotto color pavone 🙂 ma solo per 'pavoneggiarmi un po' e vedere che effetto fa 🙂
Quanto alla ricotta io te e la cara Marta un piano più su di me 🙂 ci siamo dette già tanto ma io ho voglia di scoprire di più e vedere dove mi porteranno i vostri progetti!Un abbraccio a te!
Rimango incantata dalla delicatezza- e bellezza- di questi scatti, un punto di arrivo, veramente. Se poi ci aggiungiamo la mia amatissima ricotta e il cavolo nero che qui in Canada, udite udite, troneggia nei banchi del mercato praticamente tutto l'anno, non posso che allungare una mano e rubare una polpetta… mica ti dispiace vero?
No, ma ci siamo sfiorate anche questa volta 😉
Marta, ma io adesso sono curiosa! Sono certa che andrà tutto a buon fine e che saprete deliziarci con dei piatti color arcobaleno 😉
La primavera vi ha già regalato tante cose buone: oggi ho visto le fragole per la prima volta in questa stagione ed è solo l'inizio! Il tempo però è un po' matto ultimamente e si alternano giornate caldissime a giornate degne di gennaio.
Il cavolo nero mi mancherà nei prossimi mesi, ma adesso ne sto facendo scorta! Un bacio grande e a presto!
Laura, questa casetta è sempre aperta! Tutto sommato non sarebbe male metterle qualche ruota ai piedi e trasformarla in un camper, per un viaggio itinerante 😉 Sarebbe bello arrivare da te e insieme raggiungere Marta, per trasformare le nostre chiacchiere serali in suoni e volti 🙂
Il cappotto color pavone è una bella idea sai? Io me ne andasvo in giro con una giacca dai colori fluo, giusto per non dare nell'occhio… E il bello è che sono quella che di solito alterna le sfumature di grigio al blu notte!
Margherita, serviti pure! Anzi, mi dispiace di non averne fatte di più 😉 Trovare il cavolo nero tutto l'anno è un sogno, come dicevo più sopra a Marta ne sto facendo "scorta" per i mesi a venire. In queste settimane i miei amati cavoli non mancano mai, sia cotti che crudi!