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Quanto è importante nella vita avere un Piano B?
Questa è una domanda che mi assilla da un po’ di tempo e non ho ancora trovato una risposta, o meglio la soluzione che più si adatta alla mia personalità. Sono certa che non ci sia una soluzione ideale e che il giusto o sbagliato dipenda solamente dal punto di vista. Chi mi conosce di persona o chi mi legge da tanto tempo sa che l’ottimismo non è il mio punto di forza e che davanti a un problema tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto, o al massimo a razionalizzare.
Sono una persona che ama programmare e che si sente a proprio agio in uno schema tracciato almeno a grandi linee, ma mi rendo conto che non sempre è possibile pianificare le attività, soprattutto il futuro, e che occorre una certa elasticità per sopravvivere davanti agli imprevisti. In alcuni casi me la cavo, in altri mi dichiaro momentaneamente sconfitta e cerco di rialzarmi il prima possibile.
C’è chi mi rimprovera di essere troppo affezionata alla mia routine, ma questo è effettivamente ciò che più mi rasserena. Se ben programmata, una giornata può allungarsi di molte ore e per una persona iperattiva come me e che ama ottimizzare è un grande vantaggio.
La mia indole da programmatrice mi porterebbe non solo a disegnare un Piano B, ma anche ad arredare un terrazzo con tanto di ascensore per circolare comodamente da un piano all’altro. Crescendo mi accorgo piano piano che alcuni schemi iniziano a starmi stretti e che è inevitabile scontrarsi con realtà che muovono i blocchi a proprio piacimento e spesso a mia insaputa.
Mi dico che se da una parte avere delle opzioni di riserva è utile, dall’altra può disorientare nel momento in cui ci si deve concentrare per arrivare dove si desidera. Se si pensa a un Piano B non è come ammettere, in partenza, la propria sconfitta? Non c’è niente di peggio che correre sapendo che non si riuscirà mai a tagliare il traguardo, soprattutto quando una corsa implica delle scelte e per forza di cose preclude tante strade.

La ricetta
La ricetta dei carciofi brasati può essere considerata un Piano B e in questo caso avere una strada di riserva si è rivelato vincente. Avevo due carciofi non più adatti ad essere mangiati crudi perchè avevano perso la croccantezza tipica del carciofo appena acquistato, o meglio di quello appena raccolto.
La soluzione era cuocerli, ma di farli a vapore o bolliti non mi andava: nonostante mi piacciano le verdure cotte semplicemente a vapore, a volte possono risultare un tantino punitive. Basta davvero poco per trasformare un ingrediente in un concentrato di sapore che fa brillare gli occhi: la soluzione è spesso nascosta nella dispensa, tra i barattoli delle spezie, o tra gli staple del frigo.
Nel mio caso è bastato far cadere lo sguardo sui limoni in conserva per trovare la soluzione: carciofi cotti furono, ma brasati e con quello zing in più dato dai limoni in conserva e dalla maggiorana, colta direttamente dalla piantina del balcone. A posteriori mi è venuto in mente che poteva starci bene anche una bella cucchiaiata di olive taggiasche, per dare quella nota aromatica in più che porta direttamente nella mia Liguria, quella in cui più mi riconosco, tra le colline dove si può ammirare il mare da lontano.
Carciofi brasati ai limoni confit
Ingredienti (per 2):
- 2 carciofi grandi
- uno spicchio di limone in conserva (30 g circa)
- uno spicchio d’aglio
- 3-4 rametti di maggiorana
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- olio evo
Procedimento:
Pulire i carciofi: lasciare 7-8 cm di gambo, eliminare le foglie esterne più spesse, quindi tagliare le punte. Sbucciare il gambo, tagliare a metà il carciofo ed eliminare la barba, se presente, con uno spelucchino. Sciacquare bene i carciofi sotto acqua corrente e disporli con il taglio verso il basso in una casseruola con 3-4 cucchiai di olio e l’aglio schiacciato. Lasciar rosolare i carciofi da entrambi i lati, quindi sfumare con il vino. Sciacquare il limone per eliminare il sale e tagliarlo a cubetti. Aggiungere i rametti di maggiorana e il limone e lasciar cuocere coperto per circa 20 minuti, a fiamma basssa, controllando di tanto in tanto. I carciofi dovranno intenerirsi ma non dovranno spappolarsi. Se necessario aggiungere poca acqua. Servire subito togliendo l’aglio e i rametti di maggiorana.
Avere un piano B allena la creatività… trovare soluzioni alternative, non fermarsi ad una sola strada, curiosare in giro e bussare a più porte, per me significa questo! E consente di lasciare spazio anche all'imprevedibilità, che può destabilizzare ma vuoi mettere quanto quel pizzico di incontrollata follia a volte renda tutto migliore, esattamente come il tuo limone confit, senza il quale il tuo piatto di carciofi non sarebbe così buono? 😉
Pessimista per natura (non lamentosa però, diciamo cauta). Dopo aver passato un sacco di anni ad iniziare ogni nuova avventura con il piano B nella tasca dei pantaloni come assicurazione in caso di fallimento, mi sono resa conto che non sempre avere un piano di riserva sia di aiuto. Programmare un piano B alcune volte mi ha implicato sabotare inconsciamente il piano A. Adesso cerco di concentrare un po' di più le mie energie su i piani A, se dovessero fallire mi ripeto che sarò in grado di gestirli e trovare a quel punto un piano B.
La tua ricetta mi piace un sacco, sono la prova che non sempre i piani B sono deleteri 😉
Marta
Sto imparando a prendere con filosofia gli imprevisti e anzi a coglierli come un'occasione in più, un punto di partenza per (provare a) migliorare. E approvo il fatto che un piano B alleni la creatività, ma non lo avevo mai visto da questo punto di vista :-)Grazie, sei sempre una preziosa fonte di luce :-*
Marta, mi ritrovo molto nelle tue parole. So bene che non esiste la giusta soluzione a questo quesito, ma una buona via di mezzo potrebbe essere tenere a mente le opzioni di scarto quando si sceglie il piano A, per poi tirarle fuori, se fosse necessario, dopo un fallimento. Questo potrebbe aiutare a convogliare tutte le energie sul piano A, che dici?
In cucina i piani non sono mai abbastanza, anche perchè con 3 pasti al giorno per 7 giorni a settimana c'è tempo per fare tutto 😉
questa cosa che tu abbia preparato dei carciofi grazie ad un'altro elemento "in conserva" e che io, negli stessi giorni, abbia invece preparato proprio dei carciofi in conserva non può che farmi spuntare un sorrisetto sul viso.. 🙂
E poi, se vogliamo infittire ulteriormente la rete, la scorzetta di limone nei vostri carciofi secondo me ci sta alla grande 😉