
Clicca qui per leggere subito la ricetta del lamb rogan josh (curry di agnello)
Uno dei miei appuntamenti preferiti, quando si tratta di cenare fuori, è quello con il ristorante indiano. Lo abbiamo sperimentato lui ed io un po’ di anni fa, quando ancora gli appuntamenti erano caratterizzati dalla timidezza dei primi mesi di relazione. Lui c’era già stato ma voleva un secondo assaggio per inquadrare meglio i sapori, io ero molto incuriosita da una cucina in grado di spiazzare il palato diventando il principale argomento di conversazione. E così fu.
Ordinammo il menu degustazione per lasciarci sorprendere e per avere una panoramica delle portate, e fin da subito capimmo che la cucina indiana è una signora che ammalia con i propri sapori, complessi ma sempre bilanciati. La cucina indiana è una di quelle tradizioni che o si ama o si odia: io l’ho amata e quella sera ha dato inizio a una mia nuova mania e a una serie di appuntamenti sulle tracce di Ganesh.
Negli anni abbiamo provato piatti sempre diversi, visto il menu così vario, ma non avevo mai provato a riprodurne i sapori a casa. Ho sempre visto la cucina indiana come una scienza un po’ complicata per una persona come me non abituata all’utilizzo generoso delle spezie. Possiedo solo un libro sull’argomento, incentrato però sui naan, ma il desiderio di iniziare una collezione di libri sulla cucina indiana mi sfiora da tempo.
Vorrei selezionarne uno scritto da autori indiani e vorrei che rappresentasse la cucina tradizionale, quella che le signore preparano a casa quotidianamente. Ho individuato quella che agli occhi di molti può sembrare un’enciclopedia della cucina indiana, India the cookbook, ma manca ancora il coraggio di pigiare sul tasto “compra”. Per caso qualcuno di voi lo possiede? Se sì, avete già sperimentato ricette? Fatemi sapere la vostra esperienza!

L’ultima volta che ho mangiato nel ristorante indiano ho ordinato il lamb rogan josh, scelto nella lista dei curry di agnello: la descrizione parlava di teneri bocconcini di carne di agnello marinati con yogurt e insaporiti con lo speciale mix di spezie rogan josh della casa.
Un piatto che suggeriva atmosfere lontane dal mio ordinario spettro di sapori, per cui dopo la solita indecisione iniziale mi sono lasciata sedurre. Inutile dire che non è rimasto nemmeno un chicco di basmati nel piatto da quanto era buono e il proprietario ha portato via con somma gioia le stoviglie praticamente pulite.
Quando mi è capitata l’occasione di cucinare l’agnello non ho dovuto riflettere molto su come prepararlo, piuttosto ciò che mi ha messa maggiormente in difficoltà è stata la scelta della ricetta giusta.
A mio vantaggio avevo solo il ricordo di un sapore molto equilibrato e di un colore tra il giallo paglierino e il beige, ma non avevo idea di dove iniziare. In internet ho trovato moltissimi tipi di ricette, quasi tutte prevedevano il pomodoro ma io non ricordavo che fosse nel curry che ho mangiato.
Poi mi sono imbattuta nella ricetta di Soma e ho deciso che la sua versione era quella più vicina a quanto avevo assaggiato. Nel post, Soma racconta che questo è un piatto tradizionale della regione del Kashmir, probabilmente di origini persiane. La sua caratteristica principale, che nella versione originale conferisce il colore rosso, è data dal Ratanjot, una radice,e dalla polvere dei preziosi peperoncini del Kashmir.

Questi sono due ingredienti molto difficili da reperire, almeno nella mia città, pertanto ho omesso il primo e sostiuito il secondo con dei peperoncini nostrani privati dei semi. Il rogan josh infatti è un curry delicato che gode dell’aromaticità del peperoncino tenendo a bada la piccantezza. A piacere si può utilizzare la paprika al posto dei peperoncini, che conferirà un colore rosso più accentuato. In effetti il mio curry ha mantenuto il colore della curcuma, mentre quello che avevo assaggiato era più ambrato.
Il sapore invece è molto vicino a quello che ricordavo della versione originale, pertanto mi ritengo più che soddisfatta. La ricetta contiene tanti ingredienti, ma è piuttosto semplice da preparare e una volta messo in cottura, il fuoco basso e la pazienza faranno il proprio dovere. Come tutti i curry, il rogan josh va servito con riso basmati o con pane tipo naan e il giorno dopo è ancora più buono perchè tutti i sapori avranno il tempo di conoscersi durante la notte.
A voi la ricetta e l’augurio di un sereno finesettimana!

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Lamb rogan josh (curry di agnello)
Ingredienti (per 2-3 persone):
- 700 g di agnello a pezzi (a piacere con o senza ossa)
- 3 cucchiai di yogurt
- mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
- uno spicchio d’aglio
- 1 cm di zenzero fresco
- 2 capsule di cardamomo
- 2 chiodi di garofano
- un cucchiaino di semi di coriandolo
- un cucchiaino di semi di cumino
- un cucchiaino di semi di finocchio
- un peperoncino fresco
- un cucchiaino di peperoncini secchi privati dei semi o un cucchiaino di paprika
- mezzo cucchiaino di cannella
- una foglia di alloro
- una cipolla grande
- olio evo
- sale e pepe
- limone
- coriandolo fresco o menta
Procedimento:
Sciacquare l’agnello sotto l’acqua corrente e tamponarlo con carta assorbente per asciugarlo. In una ciotola mescolare lo yogurt con la curcuma, una spolverata di pepe, lo spicchio d’aglio e lo zenzero tritati finemente. Aggiungere l’agnello, mescolare per ricoprire la carne con la marinata, coprire con pellicola e lasciar riposare in frigorifero per 6/8 ore o tutta la notte, rigirando la carne (se possibile) a metà marinatura. In una padella unire le spezie intere (semi del cardamomo, chiodi di garofano, coriandolo, cumino, finocchio, peperoncino secco) e tortarle a fiamma media, rigirandole spesso. Tritare le spezie con un macinaspezie o in un mortaio, quindi unire il peperoncino fresco privato dei semi e ridurre il tutto a crema. Affettare finemente la cipolla e lasciarla rosolare in una pentola di terracotta o in una cocotte di ghisa in 3-4 cucchiai di olio. Lasciarla appassire dolcemente, quindi unire il mix di spezie tritate, l’alloro e la cannella e mescolare per far insaporire la cipolla. Aggiungere se necessario poca acqua. Unire infine la carne con tutta la mainata, mescolare e lasciar cuocere per qualche istante col coperchio. Coprire con un bicchiere d’acqua calda e lasciar cuocere a fioco molto dolce per almeno un’ora, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo altra acqua se necessario (il tempo di cottura dipende dalla dimensione dei pezzi e dal tipo di carne scelto). La carne dovrà risultare morbida e cedevole. Regolare di sale (a piacere, io non ne ho messo), quindi servire con riso basmati, qualche fettina di limone e coriandolo tritato. Il giorno dopo è ancora più buono.
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