
Ritrovarsi senza parole, non sapere da che parte voltarsi e soprattutto quale direzione scegliere. Osservare in maniera distaccata il mondo che ci circonda e chiedersi se davvero vogliamo farne parte, senza compromessi e ad ogni costo. Assistere ad alcune scene e domandarsi dove eravamo mentre i fatti, ma soprattutto le persone, prendevano questa piega inaspettata e più vicina a un racconto di fantasia che a quello che ci si aspetta dalla realtà. Domandarsi se forse è colpa nostra se non ci siamo adattati al cambiamento, modellandoci assecondando l’ambiente esterno e il trend del momento. Apparire e non essere, sempre ostentare e mai riflettere.

In questi giorni mi è capitato di riflettere in più circostanze riguardo al web-mondo e soprattutto al blog-mondo e il risultato di tutto questo elucubrare mi lascia divisa a metà, tra l’amarezza e la voluta inconsapevolezza. Ciò che fino a qualche anno fa era un’attività spontanea, compiuta per il puro piacere di farlo e senza un secondo o terzo fine (o chissà addirittura primo), pare sia diventata un’occasione per battibeccare sulla pubblica piazza. Schieramenti, toni concitati, insulti. Omologazione, la massa che ti fa sentire sbagliata perchè diversa e unica nel tuo genere. Un pulcino nero in mezzo a tanti corvi travestiti da cigni. So che ci sono tanti pulcini neri attorno a me e proprio a loro dico di non mollare mai!
Prendersi troppo sul serio è diventato uno sport olimpico, a scapito della spontaneità che ormai è difficilissima da trovare. Cerco di ignorare tutto questo polverone, focalizzandomi solo su ciò che di bello questo mondo ha da offrire: mi concentro sulle persone incontrate in questi anni e sulle chiacchiere scambiate in calce ai post che rendono il blog vero ma soprattutto vivo. Penso a quanto mi fa stare bene cucinare e scattare le foto, riordinare la lista degli ingredienti e raccontarvi di quel giorno in cui dei cipollotti hanno avuto l’ardire di diventare protagonisti di una ricetta.

E chi l’ha detto che i cipollotti possono solo assumere il ruolo di assistenti nelle ricette? A me piacciono molto, soprattutto nelle insalate, ma in questa stagione li utilizzo un po’ ovunque, anche al posto della più classica cipolla da soffritto. In questa ricetta però i cipollotti giocano il ruolo da protagonisti, trasformandosi in un pesto dal colore molto delicato ma dal sapore deciso che va a condire delle semplici patatine novelle. Vien da sè che se non amate il sapore della cipolla questa ricetta non fa per voi, tuttavia il piccante della cipolla cruda è smorzato dalle patate, che addolciscono ogni morso bilanciando il pesto alla perfezione. Più che un’insalata direi che è un contorno perfetto per la stagione primavera-estate, per rinnovare le classiche patate bollite (che per inciso adoro semplicemente con olio e tanto aceto) o semplicemente per portare in tavola una ventata di sapore.
L’unica controindicazione? L’alito non propriamente da tête–à-tête! A tutto c’è rimedio e se la gomma da masticare non bastasse, la volta successiva cipolla per due 😉
Patate novelle con pesto di cipollotti
Ingredienti (per 2-3 persone):
- 400 g di patate novelle
- 3 cipollotti
- 2 cucchiai di mandorle spellate e tostate
- 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
- olio evo
- sale
Procedimento: Lavare molto bene le patate e metterle in una pentola, coprire con acqua e porre sul fuoco. Cuocere le patate fino a che non saranno morbide ma non sfatte (10-15 minuti dall’ebollizione), scolarle e bloccare la cottura con acqua fredda. A piacere si può decidere se spellare le patate o lasciarle con la buccia, in questa fase si sbucceranno molto facilmente. Nel frattempo in un mixer tritare le mandorle insieme al formaggio, quindi unire i cipollotti mondati e tagliati a tocchetti con anche la parte di gambo (verde) più tenera. Unire 2-3 cucchiai di olio e un pizzico di sale, mescolare e assaggiare. Se necessario regolare i sapori. Tagliare le patate in 2 o 4 parti, a seconda delle dimensioni, condirle con il pesto di cipollotti e servire come contorno.
Lascia un commento