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La mia prima esperienza con la cucina indonesiana non è avvenuta a Bali o su qualche spiagga isolata affacciata sull’oceano, ma all’Expo di Milano. Durante la nostra visita di rito presso i padiglioni della fiera ci siamo imbattuti nell’Indonesia e soprattutto nel “carretto” dall’aria improvvisata che proponeva una piccola scelta di street food. Ad attirarci è stato il profumo, un mix di odori che insieme non avevo mai avuto occasione di respirare ma che ci ha fatto gorgogliare lo stomaco, complice l’ora ormai tarda.
Dopo aver buttato un occhio sul loro menu ci siamo messi in coda per aggiudicarci una vaschetta, rigorosamente in alluminio usa e getta, contenente un mix delle loro specialità. Al suo interno c’erano riso e spaghettini saltati con chissà quanti ingredienti tra pollo, verdure, uova e salse di vario genere. Nonostante non abbia mai visto da vicino il vero cibo indonesiano, quello assaporato sul posto, chiudendo gli occhi avevo l’impressione di essere a chilometri di distanza da Milano.
Questa cena è rimasta impressa positivamente nella mia memoria e quando, per caso, mesi dopo lui ed io ci siamo trovati davanti a un ristorante indonesiano non abbiamo potuto far altro che entrare. L’esperienza ci ha divisi a metà, da una parte c’ero io entusiasta e dall’altra lui a tratti scettico e a (pochi) tratti conquistato. Visto che certe volte riesco ad essere molto insistente, abbiamo deciso di tornare e di assaggiare qualche altro piatto e da allora quel ristorante è diventato uno dei miei preferiti.

Sapevo che prima o poi avrei sperimentato a casa una ricetta indonesiana e il modo migliore per fare conoscenza con questa cucina è il nasi goreng, forse il piatto più conosciuto quando si parla di cucina indonesiana. Nasi goreng significa letteralmente “riso fritto” e si tratta proprio di riso, magari avanzato dal giorno prima, saltato in padella con pollo, gamberi, uova o verdure. Il riso al salto è un piatto che accomuna tutti i paesi del Sud-Est Asiatico e che mi piace proprio per il concetto che sta alla base della ricetta: si sfrutta ciò che si ha in casa, che siano vegetali o proteine, e si saltano nella wok insieme al riso e a un mix di salse che fa venire l’acquolina in bocca. Il sambal oelek, in particolare, è diventata la mia nuova ossessione: si tratta di una salsa a base di peperoncini e aceto che dà a questo piatto (ma non solo) una piccantezza e un aroma speciali.
Il nasi goreng che ho preparato io è la versione vegetariana di questo piatto e rappresenta una diffusa colazione indonesiana: insieme al riso ho saltato zucchine e carote mentre la componente proteica è data dall’uovo fritto direttamente nella wok rovente e insaporita dalle salse. Il tuorlo scioglievole condisce ulteriormente il piatto, per cui il mio consiglio è quello di spaccarlo e di mescolare l’uovo con il riso. La ricetta è più veloce a farsi che a dirsi, soprattutto se si parte dal riso cotto in anticipo, e in un batter d’occhio è diventata una dei miei cavalli di battaglia. Provatela e scoprirete il perchè 😉
Nasi goreng
Ingredienti (per 2):
- 300 g di riso bollito (circa 150 g crudo)
- 200 g di zucchine
- una carota
- un cipollotto
- uno spicchio d’aglio
- un peperoncino fresco
- due cucchiai di salsa di soia*
- due cucchiai di salsa di pesce*
- due cucchiaini di sambal oelek*
- due uova
- olio evo
- una manciata di arachidi con il guscio
Procedimento:
Mondare e lavare le zucchine e la carota e grattugiarle con la grattugia a fori grandi; affettare il cipollotto (inclusa la parte verde) e tritare l’aglio. In una ciotolina mescolare la salsa di soia, quella di pesce e il sambal insieme a due cucchiai di acqua. Scaldare a fiamma vivace 3 cucchiai di olio in una wok o una padella ampia e rosolare la parte bianca del cipollotto e l’aglio. Aggiungere carota e zucchine e far saltare per qualche istante, infine aggiungere anche il riso e la salsa; se necessario aggiungere poca acqua. Mescolare bene per amalgamare il tutto e trasferire il riso nei piatti. Rimettere la wok sul fuoco, rompere le uova e lasciarle cuocere a fiamma vivace fino a che l’albume non sarà rappreso. Servire il nasi goreng con un uovo a testa, le arachidi sgusciate, la parte verde del cipollotto e qualche fettina di peperoncino.
*se necessario, accertarsi che le salse siano prive di glutine. Per una versione vegetariana omettere la salsa di pesce e sostituirla con altrettanta soia.
Nasi goreng
Ingredients (serves 2):
- 300 g of cooked rice (about 150 g of raw rice)
- 200 g of zucchini, trimmed and grated
- 1 carrot, peeled and grated
- 1 green onion, peeled and sliced
- 1 clove of garlic, peeled and chopped
- 1 red hot chili pepper, sliced
- 2 tbsp of soy sauce*
- 2 tbsp of fish sauce*
- 2 tsp of sambal oelek*
- 2 eggs
- evoo
- 1 handful of unsalted peanuts
Method:
In a bowl stir the soy sauce with fish sauce, sambal oelek and 2 tbsp of water. Heat a wok over high heat with 3 tbsp of oil and stir fry the green onion (keep apart the green slices) and garlic. Add the carrot and zucchini and stir fry for 40-50 seconds. Add the rice, the sauce and a splash of water if needed. Stir well and divide the fried rice among 2 plates. Fry the eggs in the wok and serve the nasi goreng topped with an egg, some panuts, chili pepper and the reserved green onion.
*if needed, use gluten free sauces. For a vegetarian option, substitute the fish sauce with soy sauce.
Virgy…ma è stupendo!!!! la cucina di Bali mi attira tantissimo. Ha dei colori così belli….
Bali deve essere proprio bella, anche se forse un tantino di moda… I colori sono fondamentali nel piatto e in Oriente non mancano mai 😉
Ecco, mi siedo comoda e mi gusto tutto tutto il menù che mi sono persa fino ad oggi, fatto di più portate e che parla più lingue, per non farsi mancare niente e assaggiare ogni cosa che questa giovane chef creativa propone… 😉
Hai aggiunto un altro tassello alle tue sperimentazioni straniere e ci hai messo un ovetto che ci guarda curioso, fiero di essere lì in mezzo a riso, verdure e culture lontane… e la salsina? Beh, un invito al calore e alla passionalità! 🙂
Cara Francesca, questa domenica il menu è più vario del solito 😉 Ultimamente guardo con molta curiosità le cucine straniere e come hai visto mi diverto a mescolare le tradizioni, creando varianti personali. So che anche tu sei un'amante dei tuorli scioglievoli e supponevo che questo ovetto non sarebbe passato inosservato! Hai notato che quasi in ogni paese si trova una salsa a base di peperoncini? Tutte piccanti ma dal sapore inconfondibile… Il sambal è speciale, se ti capita di trovarlo facci un pensiero 😉
Io ho avuto la fortuna di andarci…l'Indonesia è stupenda e la sua cucina meravigliosamente deliziosa!!!!