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Molte volte Lui ed io ci ritroviamo, suo malgrado, in giro per i negozi di articoli per la casa. Se io chiamo questo nostro camminare “giro ricognizione props”, Lui lo vede più come un modo per accreditarsi torte e dolci che puntualmente (suo malgrado – parte seconda) non arrivano.
Di solito questi giri terminano con un nulla di fatto, un po’ per mancanza di novità tra gli scaffali e un po’ perchè io, quando mi ci metto, sono una vera rompiscatole. Il piatto non è della tonalità di bianco che voglio io, il colore è troppo acceso, il prezzo troppo alto, chissà quando avrò occasione di usare questo decanter e così via… Lui dal canto suo cerca di mediare e di farmi ragionare, buttandola sul ridere quando vede che sono presa dallo sconforto per carenza props.

Così è successo quando la mia strada ha incrociato il rettangolo di stoffa che vedete nelle foto. Scartato subito perchè “quando mai userò questo colore” ma sotto sotto mai dimenticato, per via di quei pon pon che tanto lo facevano somigliare al tappeto volante di Aladdin. Lui mi aveva consigliato di comprarlo comunque ma io, come sempre troppo pragmatica, avevo deciso il contrario.
Diverse volte ho preso per mano questa tovaglietta, nelle esplorazioni successive, ridendo per i suoi pon pon e posandola subito al suo posto. Poche settimane fa ero in esplorazione solitaria e ho deciso di adottarla: l’estate sta per finire, le collezioni stanno cambiando e in fondo le stoffe occupano poco spazio. Adesso ho un motivo in più per sorridere quando scorro le dita sulla pila di stoffe e, alla fine, anche quella volta Lui aveva ragione.
La ricetta
La protagonista di oggi però non è la mia nuova tovaglietta con i pon pon, ma questa ricetta di fagiolini arrosto: ahimè sono arrivata proprio alla fine della stagione a raccontarveli ma di certo non potevo aspettare fino all’anno prossimo. In fondo in commercio si trovano anche i fagiolini surgelati, per cui questa ricetta si rivela un’idea per un contorno adatta a tutte le stagioni.
Qui i fagiolini sono cotti in forno insieme agli scalogni, con l’aggiunta dell’uvetta per la nota dolce e delle mandorle a lamelle per la croccantezza. Lo scalogno in cottura diventa poesia, croccante e saporito, e non scherzo quando dico che si gioca lo scettro del protagonista con i fagiolini. Se vi capitano sotto mano gli ultimi fagiolini di stagione provate questa ricetta: ormai le temperature sono diventate accettabili e i forni scalpitano per essere accesi 😉
Fagiolini arrosto
Ingredienti (per 2):
- 250 g di fagiolini
- due scalogni
- uvetta
- mandorle a lamelle
- olio evo
Procedimento:
FAccendere il forno a 200°, preferibilmente ventilato, e rivestire una teglia con carta da forno. Mondare i fagiolini e gli scalogni e mettere a bagno una o due manciate di uvetta. Distribuire gli scalogni affettati sulla teglia, condire con un filo d’olio e lasciarli arrostire per una decina di minuti, mescolando a metà cottura. Aggiungere i fagiolini ben lavati e un altro filo d’olio, mescolare per amalgamare i sapori e lasciar cuocere per 5 minuti, quindi unire l’uvetta e una manciata di mandorle a lamelle ed ultimare la cottura (ci vorranno altri 5 minuti). Sfornare i fagiolini e servirli caldi o tiepidi.
Roasted green beans
Ingredients (serves 2):
- 250 g of green beans, washed and the ends trimmed
- 2 shallots, peeled and sliced
- raisins
- sliced almonds
- evoo
Method:
Preheat the oven to 200°C fan, line a tray with baking paper and place one or two handfull of raisins in a bowl with some water. Pour the shallots on the tray, drizzle with oil and roast for about 10 minutes, stirring once halfway through. Add the green beans and some oil, stir well and roast for 5 minutes, then pour the rinsed raisins and some almonds on the green beans anc roast for 5 more minutes, until lightly caramelized and crisp tender. Take out the tray from the oven and serve.
il mio, Lui, invece non mi accompagna a fare shopping di nessun genere 🙁 Andiamo noi due, Virgy, a comprare proops e frivolezze ? <3
Io ci sto! <3 Ma non garantiamo che non faremo "danni", vero? Ahahah! 😉
Cara Virginia che bella la descrizione della più frequente quotidianità di noi maniache per la cucina. L'immagine di Lui è quella che mi ha strappato più sorrisi, perché 'loro' pur sopportando paturnie impazzite su piatti spessori e consistenze, poi alla fine sono comprensivi più di quanto uno si aspetti 🙂 Per cui io ti dico che hai fatto benissimo a fidarti del suo consiglio: questo piatto oltre che goloso per la presenza dei fagiolini che io adoro, ha colpito la mia attenzione per quei pon pon e la sua punta di azzurro!;-) Un bacio!
Carissima Laura, 'loro' avendo sempre a che fare con le nostre paturnie sanno da che lato prenderci, ma soprattutto acquistano un certo occhio critico che gli consente di elargire preziosi consigli! Ora quei pon pon sono il pezzo più buffo che ho, e non c'è nulla di meglio di qualcosa che ci faccia sorridere all'improvviso 😉 Un bacio a te, a presto!