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17 Ottobre 2016 Autunno, Inverno, Ricette dal mondo, Ricette senza glutine, Ricette senza lattosio, Ricette senza uova, Ricette vegane, Ricette vegetariane, Zuppe

Vellutata di patata dolce, latte di cocco e curcuma

Vellutata di patata dolce, latte di cocco e curcuma

Clicca qui per leggere subito la ricetta della vellutata di patata dolce, latte di cocco e curcuma.

[Scroll down for the English recipe]
Poco tempo fa, durante la mia consueta irruzione tra i banchi della frutta e della verdura, mi è caduto l’occhio sul cesto delle patate dolci. Ero alla ricerca di una zucca, non troppo grande in modo da trasportarla agilmente a casa insieme al resto della spesa, ma mio malgrado le uniche zucche che c’erano avrebbero potuto sfamare un esercito. Sicuramente non sarei riuscita a trasportarne nemmeno una, essendo a piedi, per cui ho dovuto rinunciare a tutti i miei progetti arancioni.

Ed ecco che sono entrate in gioco le patate dolci. Poichè anche loro sono arancioni e dolci, proprio come la zucca, ho ripiegato sulla patata dolce dalla forma più simpatica, con il sorriso di chi sa di aver trovato una valida alternativa per portare l’arancione nel piatto. Avevo deciso di usarla in una zuppa, in modo da fare amicizia con questo ingrediente a piccoli passi.

Inizio a sbucciarla e scopro che dentro è bianca… Potete immaginare la mia espressione sul volto quando ho scoperto che non era arancione! Dopo una ricerca su internet ho scoperto che le patate dolci bianche sono apprezzate per il sapore che ricorda la castagna e da un confronto tra le foto delle due patate, bianche e arancioni, ho capito che avrei dovuto accorgermene dalla buccia.

Quelle bianche hanno una buccia marrone, mentre quelle arancioni hanno una buccia più chiara che rivela lievemente la sfumatura arancione della patata. Diciamo che leggendo “patate dolci” mi sono esaltata e l’ho presa senza farmi troppe domande! Noncurante di questa mia sbadataggine ho continuato a cucinare e ho portato in tavola la vellutata che avevo in mente fin da subito.

Vellutata di patata dolce, latte di cocco e curcuma

La ricetta

Potrebbe sembrare un’esagerazione affiancare il latte di cocco alla patata dolce. In realtà la dolcezza di questa vellutata rimane delicata e non invasiva ed è comunque contrastata dal riso e dalla spruzzata di lime. Il riso è infatti aromatizzato con le foglie di lime kaffir che, lasciato infondere nell’acqua di cottura, dà una nota agrumata molto piacevole.

Questo trucchetto, imparato nel mio ristorante indiano preferito, è un bel modo per aggiungere sapore senza sovraccaricare il piatto principale. La ricetta è di quelle che si preparano da sole, bastano un’occhiata ogni tanto e una cottura a fuoco dolce per un piatto “di cuore” e molto saporito.

Vellutata di patata dolce, latte di cocco e curcuma
Ingredienti (per 4):

  • una patata dolce (400 g circa)
  • 200 g di latte di cocco in lattina
  • una cipolla bionda
  • 60 g di lenticchie rosse
  • un cucchiaino di curcuma in polvere
  • un pezzetto (2 cm) di zenzero fresco
  • uno spicchio d’aglio
  • olio evo
  • sale e pepe

Per servire

  • 150 g di riso
  • due foglie di kaffir lime
  • due cucchiai di mandorle a lamelle
  • un lime

Procedimento:

Accendere il forno a 180°, pelare la cipolla e la patata dolce e tagliare tutto a pezzetti di 1 cm di spessore. Disporli su una teglia rivestita di carta da forno e lasciar cuocere per una ventina di minuti. In una pentola capiente rosolare l’aglio tritato con 2 cucchiai di olio, aggiungere le lenticchie e lasciarle insaporire. Versare nella pentola 500 ml di acqua calda e il latte di cocco; unire lo zenzero tritato e la curcuma, mescolare e lasciar cuocere per qualche istante. Unire la patata dolce e la cipolla cotte in forno, mescolare e lasciar cuocere con coperchio a fiamma minima per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Ridurre il tutto in crema con il frullatore ad immersione, quindi regolare di sale e di pepe. Cuocere il riso aromatizzando l’acqua di cottura con le foglie di lime per il tempo indicato sulla confezione; tostare le mandorle in una padella antiaderente. Servire la vellutata con il riso, le mandorle tostate e una spruzzata di succo di lime.

Sweet potato soup with coconut milk and turmeric
Ingredients (serves 4):

  • 1 sweet potato (about 400 g), peeled
  • 200 g of canned coconut milk
  • 1 onion, peeled
  • 60 g of red lentils
  • 1 tbsp ground turmeric
  • 1 2 cm piece of ginger root, peeled
  • 1 clove of garlic
  • evoo
  • salt and pepper

To serve

  • 150 g of rice
  • 2 kaffir lime leaves
  • 2 tbsp of sliced almonds
  • 1 lime

Method:

Preheat the oven to 180° and line a baking tray with baking paper. Cut the sweet potato and onion into 1 cm cubes, distribute them on the tray and bake for about 20 minutes or until soft. Heat a large pot over medium heat with 2 tbsp of oil and sauté the garlic. Add the lentils and stir. Pour 500 ml of hot water and coconut milk into the pot; add grated ginger and turmeric, stir and cook for 1-2 minutes. Add the roasted sweet potato and onion and cover with the lid; simmer over low heat for about 30 minutes, stirring occasionally. Blend the soup until silky and season with salt and pepper. Boil the rice infusing the kaffir lime leaves in the water; toast the almonds in a large non stick frying pan. Serve the sweet potato soup with the rice, almonds and lime juice.

Categories: Autunno, Inverno, Ricette dal mondo, Ricette senza glutine, Ricette senza lattosio, Ricette senza uova, Ricette vegane, Ricette vegetariane, Zuppe Tags: legumi, spezie, verdura

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Reader Interactions

Comments

  1. Francesca says

    17 Ottobre 2016 at 12:01

    Virgy, io adoro le patate dolci, ma da me si trovano solo queste bianche e non quelle arancioni. Beh, comunque la zuppa mi sembra riuscita perfettamente anche così <3

    Rispondi
  2. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    18 Ottobre 2016 at 12:46

    Ieri invece mi è sembrato di vedere quelle arancioni e mi sa che prima o poi provo anche loro 🙂 Certo, arancioni sono più allegre, ma anche quelle bianche sono buonissime!

    Rispondi
  3. Marta e Mimma says

    18 Ottobre 2016 at 16:54

    Virginiaaaa <3 posso sbaciucchiarti tutta?! le patate dolci le a d o r o, ma a differenza tua io ho sempre mangiato quelle arancioni (I've got a thing for orange veggies), e le adoro in tutti i modi. Quelle a pasta bianca le vedo spesso, ma poiché sono affezionata al gusto di carota/zucca (e alla consistenza da patata!) delle batate, le ho sempre sottovalutate. Poi arrivi tu che mi proponi questa zuppetta favolosa e io che faccio??:-) ma vado a comprare kili di quelle a pasta bianca, chiaro! un bacio grandissimo

    Rispondi
  4. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    18 Ottobre 2016 at 17:22

    Qui è più facile trovare quelle bianche (chissà perchè poi…) ma proprio ieri ho intravisto pure quelle arancioni! Che te lo dico a fare, presto saranno mie e so già che le userò in mille modi (e che le amerò! :-D)
    Un bacione a te!

    Rispondi
  5. Francesca P. says

    23 Ottobre 2016 at 20:00

    Io, avendo dovuto fare la ricetta delle barrette per una collaborazione, ho preso e assaggiato entrambi i tipi di patata dolce… addirittura ne ho trovato uno con la buccia rosa fucsia, che dentro è bianca… io volevo l'arancione, quindi non mi sono data per vinta finchè non l'ho trovata, ma quelle con l'interno bianco le ho fatte al forno con le spezie, in attesa di preparare una vellutata! E sai che il latte di cocco lo avrei aggiunto subito anche io? 🙂 Insomma, belle queste sperimentazioni sul confine tra dolce e salato, su sentieri inaspettati che portano comunque verso il buono!

    Rispondi
  6. Virginia @ Zucchero e zenzero says

    23 Ottobre 2016 at 20:35

    Ed è proprio grazie alla tua ricetta delle barrette se mi sono esaltata davanti alle patate dolci! Direi che hanno superato le aspettative, almeno quelle bianche, ma sono certa che quelle arancioni mi conquisteranno solo a guardarle 😉 Che dire, adesso sono curiosa di provare anche quelle dalla buccia fucsia!
    La cucina mi piace tanto proprio per questo motivo: le strade da percorrere sono infinite e ciascuna porta verso un nuovo piatto tutto da scoprire, ma anche incontro a dolci ricordi del passato 😉

    Rispondi

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