
L’insalata è uno dei piatti più sottovalutati e alla fine è anche facile capire perchè. Tra un piatto fumante di ravioli e un’insalata non avrei dubbi su quale scegliere, anche quando l’insalata è ben condita, multicolor e ricca di nutrienti. In questa decisione sarebbe la gola a prendere il sopravvento e un po’ anche il fattore emotivo, visto che ho messo in ballo i ravioli, che sono uno dei miei piatti del ricordo.
Sono una golosa da sempre, ma nonostante tutto mi piace mangiare bene e sano, cercando di includere tutti gli alimenti per dare varietà e tenere lontana la noia. Per questo motivo i piatti più golosi sono riservati alle occasioni speciali e al pranzo della domenica, mentre nella quotidianità prediligo piatti meno elaborati e più immediati. In tutto questo non deve mai mancare il sapore, perchè anche il palato va soddisfatto! E qui, tra i tanti piatti, entrano in gioco le insalate.
Trovo che le insalate siano un piatto jolly per tutte le stagioni e un modo facile per consumare le porzioni di verdura quotidiane. Si possono utilizzare ingredienti crudi o cotti, freddi o persino tiepidi, e naturalmente si possono mescolare ortaggi (ma anche frutti) a seconda di ciò che si dispone. Molto spesso le insalate diventano piatto unico perchè basta unire una componente proteica, vegetale o animale, e un carboidrato. Si mescola tutto insieme e si condisce a seconda degli ingredienti, non dimenticando di unire la parte fancy e croccante, come i semi oleosi o la frutta secca.
La ricetta
Una delle cose che ho imparato di recente è che in Asia ci sanno fare anche con le insalate. Prima non ci facevo molto caso, ma mi sono accorta che a loro la fantasia non manca nemmeno in questo ambito e il larb ne è un esempio. Il larb è un’insalata a base di carne originaria del Laos ma diffusa in tutto il Sud Est Astiatico. La carne è macinata e insaporita con salsa di pesce, succo di lime e peperoncino e servita con riso e verdure crude. Quella che vi presento oggi è una versione thailandese, adocchiata tempo fa sul sito di bonappetit, che prevede di servire il larb nelle foglie di lattuga. Un modo pratico per declinare questo piatto in versione finger food e per rivoluzionare la solita insalata di pollo.
Thai larb
Ingredienti (per 2):
- 250 g di petto di pollo (o tacchino)
- uno scalogno
- un bulbo di lemongrass (la parte bianca)
- una foglia di kaffir lime
- 2 cm di peperoncino fresco
- uno spicchio d’aglio
- un cucchiaino di salsa di pesce
- una manciata di arachidi sgusciate
- olio evo
- una decina di foglie di lattuga, meglio se centrali
Per la salsa
- il succo di un lime
- due cucchiaini di salsa di pesce
- due cucchiaini di zucchero di canna
- 1/4 di cucchiaino di Sriracha (o di Sambal Oelek)
Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti della salsa in una ciotolina, mescolare per sciogliere lo zucchero e mettere da parte. Tritare finemente (a piacere, anche con un mixer) lo scalogno, il lemongrass, la foglia di lime, il peperoncino fresco e lo spicchio d’aglio. Tritare al coltello il pollo in modo da ottenere una macinata non troppo fine e unirlo al mix di aromi insieme alla salsa di pesce e a un cucchiaio di olio. Scaldare a fiamma vivace una padella o una wok con un altro cucchiaio di olio, unire il pollo e lasciar cuocere per 5-6 minuti, mescolando continuamente per cuocere la carne da tutti i lati. Servire il pollo sulle foglie di lattuga, accompagnandolo con la salsa.
In Asia mi dsa che ci sanno fare un po' con tutto, Virgy…Questa insalata, così come tante altre ricette asiatiche che hai postato, mi ispira molto <3
Sono dei piccoli nidi, oppure delle ostriche diverse e originali… 😉 Mi piace come un'insalata possa essere "vestita" e cambiare così forma, con un pizzico di fantasia! E mi piace conoscere quello che non so e quando mi parli del tuo viaggio orientale sai che apro bene le orecchie… 🙂
Grazie Francy! <3 La cucina asiatica mi piace tanto, soprattutto quando a farla da padrone sono pochi ingredienti e passaggi rapidi 😉
Quanto mi piace l'idea delle foglie di lattuga nelle vesti di un'ostrica! Il cuore della lattuga mi sta simpatico perchè più croccante e stropicciato, proprio come un'ostrica, e con quel verde che diventa sempre più chiaro e solare 😉 Prima o poi riuscirò a parlare per bene di quel viaggio, ma nell'attesa preparo piatti colorati e al profumo di lime!