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28 Novembre 2016 Inverno

Zuppa di ceci, porri e cavolo nero

Chickpea, kale and leek soup

Tra i tanti piatti che si possono preparare, dal salato al dolce, le zuppe sono ciò che in assoluto cucino con più semplicità e spontaneità. Tra le zuppe e me c’è un legame nascosto e ben saldo, fatto di attimi rubati alla quotidianità, delicatezza nei movimenti, gesti lenti e mai sgarbati. Mi piace costruire le zuppe in base a quello che c’è in casa e decidere il mood che deve avere il piatto secondo l’umore del momento. La stessa zuppa può diventare una elegante vellutata, dal colore delicato e dalla consistenza setosa, oppure un piatto decisamente più rustico, in cui sono ben riconoscibili gli ingredienti e caratterizzato dalla bellezza della disomogeneità.
Nel mio cuore hanno un posto particolare le zuppe rustiche, con legumi e verdure di diverso tipo, e mi piace quando una zuppa è nutriente e basta a sè stessa. Le minestre e le zuppe sono quindi le mie preferite e sono anche ciò che preparo più frequentemente quando sono in vena di un piatto caldo e confortante. Il potere delle zuppe inizia a fare effetto quando tiro fuori la pentola e sistemo sul tavolo gli ingredienti. Mi piace pensare a come tagliare le verdure, con quale ordine inserire gli ingredienti e cosa unire per dare sostanza. La sostanza è ciò che dà corpo alla zuppa e che nutre e può essere costituita da patate, legumi, pasta, riso o affini, ma anche un mix di questi ingredienti. Parte del rito è tagliare meticolosamente le verdure e sistemarle nelle ciotoline in attesa di essere versate nella pentola, cuocere a fuoco lento e mescolare con cura, sbirciare in silenzio la superficie della zuppa che borbotta e assaggiare di tanto in tanto per sapere se i sapori stanno facendo amicizia.

Chickpea, kale and leek soup

La ricetta

Quella di oggi è una ricetta che profuma di inverno: cavolo nero e porri si incontrano e scoprono di stare molto bene insieme, perchè i loro sapori si compensano riuscendo a non prevalere l’uno sull’altro. I ceci sono rotolati in questa zuppa quasi automaticamente, dopo un breve dibattito con i fagioli cannellini, mentre il limone ha deciso di introdursi per dare freschezza, ma è pronto a farsi da parte nel caso di palati più tradizionalisti.
Se si dispone di ceci già cotti (o si utilizzano quelli in scatola ben risciacquati) questa zuppa è piuttosto veloce da preparare e assicura una cena calda, nutriente e confortante. Si può preparare anche il giorno prima: in tal caso, se lo si utilizza, è bene aggiungere il limone solo al momento di servire per mantenere intatta la sua freschezza.

Zuppa di ceci, porri e cavolo nero
Ingredienti (per 2):

  • 150 g di porro al netto degli scarti
  • 300 g di ceci cotti e scolati
  • una carota
  • 200 g di cavolo nero
  • 3 cucchiai di succo di limone (opzionale)
  • un rametto di rosmarino
  • olio evo
  • sale

Procedimento:

Mondare e affettare i porri e la carota, unire il tutto in una pentola con due cucchiai di olio, il rosmarino e poca acqua e porre sul fuoco. Cuocere a fiamma dolce, con coperchio, fino a che i porri non saranno appassiti. Unire i ceci e farli insaporire per qualche istante, quindi coprire con 500 ml di acqua calda (o brodo) e far sobbollire col coperchio per 15 minuti. Nel frattempo togliere le coste più dure dal cavolo nero e lavare le foglie. Tagliare il cavolo nero a pezzetti e aggiungerlo alla zuppa; mescolare e cuocere per altri 15 minuti. Regolare di sale, quindi eliminare il rosmarino, unire il succo di limone e servire.

Categories: Inverno Tags: legumi, limone, verdura

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Comments

  1. Francesca says

    28 Novembre 2016 at 11:12

    eh sì, questa fa subito inverno <3 Mi piace molto, Virgy. Un bacio

    Rispondi
  2. Francesca P. says

    29 Novembre 2016 at 14:43

    Oggi il freddo è arrivato anche a Roma e per la prima volta ho indossato cappellino, sciarpona e guanti! E a pranzo mi sono goduta una vellutata, tanto per cambiare… 🙂 Non posso però sempre frullare tutto, se no sembra che non abbia i denti, ahaha! E quindi inizierò anche a fare "le zuppe con i pezzi", come le chiamavo quando ero bambina… mettiamo un po' di ceci-pois, un po' di verde bosco-cavolo e un tocco di sole-carote ed ecco la dose quotidiana di calore! 🙂

    Rispondi

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Da che ho memoria, la cucina è una costante della mia vita: dalla pizza della nonna paterna al ragù della mamma, ogni ricordo è collegato ad un sapore, a un profumo e all’immagine di una pietanza. Mi emoziona cucinare per le persone che amo e ancor più mi emoziona sbirciare gli sguardi soddisfatti di chi sta mangiando. Sono un’inguaribile collezionista di libri, riviste e accessori di cucina di ogni genere, al punto da aver occupato tutti i ripiani della libreria e tutti gli spazi disponibili nel mobile della cucina. Continua…
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