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Ogni tanto, quando meno me lo aspetto, arriva la voglia di infagottare. Si presenta dalla sera alla mattina, senza bussare, sotto forma di un languore o di immagini di involtini, triangolini o morbidi cuscini farciti di ogni ben di Dio. Da questo mio desiderio nascono preparazioni disparate, dal salato al dolce, realizzate con cura e attenzione, perchè il ripieno deve essere abbondante ma non troppo e soprattutto deve rimanere nascosto nel suo involucro.
Mi è sempre piaciuto confezionare pacchetti e questa mia propensione si riflette anche in cucina: non mi tiro indietro quando si tratta di nascondere farciture e di preparare dei ripieni che saranno rivelati solamente all’assaggio, riservando fino all’ultimo l’effetto sorpresa. Così sono nati i gözleme, gli involtini di verza, la spanakopita un po’ greca e un po’ vietnamita, i miei amati biscotti ai fichi o gli gnocchi ripieni di zucca di poco tempo fa. Molte volte mi piace essere misteriosa, non rivelando ai miei commensali il tipo di ripieno: in questi casi l’effetto sorpresa è garantito.
Il desiderio di preparare questi fagottini è nato nel momento in cui ho (finalmente) comprato una piccola vaporiera in bambù. Avrei voluto inaugurarla con i classici ravioli cinesi, ma il poco tempo a disposizione mi ha fatto optare per una versione un po’ rivisitata ma comunque fedele ai sapori asiatici.

La ricetta
Questi fagottini sono di facile esecuzione e piuttosto leggeri: l’involucro è fatto di porro, le cui foglie esterne, più grandi e pieghevoli, racchiudono egregiamente il ripieno di manzo insaporito con zenzero, aglio e salsa di soia. La delicata cottura a vapore, oltre a non richiedere grassi, consente di mantenere inalterati i sapori e di rendere morbido il ripieno. Questi fagottini sono veloci da preparare e possono essere serviti o come antipasto o come secondo diverso dal solito, portati in tavola direttamente nella vaporiera.
Buon finesettimana a tutti!
Fagottini di porri e manzo
Ingredienti (per 2-3 persone):
- 300 g di carne di manzo macinata
- uno spicchio d’aglio
- 2 cm di zenzero fresco
- 2 cucchiai di salsa di soia*
- 4 porri medio-grandi
Procedimento:
Unire in una ciotola la carne macinata con lo zenzero e l’aglio pelati e tritati molto finemente (o spremuti con l’apposito attrezzo) e la salsa di soia. Mescolare, coprire con pellicola e porre in frigo a marinare per almeno 15 minuti. Nel frattempo preparare i porri: togliere lo strato più esterno e tagliare le radici e il ciuffo (dopo questa operazione i porri dovranno essere lunghi circa 30 cm). Incidere longitudinalmente i porri con un coltellino affilato e ricavarne delle sfoglie rettangolari. Per questa ricetta serviranno solo gli strati esterni perchè più grandi e duttili; utilizzare la parte centrale per zuppe, risotti, torte salate, brodo vegetale… Preparare i triangolini: porre una pallina di carne sulla base del rettangolo e ripiegare il porro a triangolo, riavvolgendolo fino all’estremità. Tagliare l’eccedenza e proseguire fino ad esaurimento degli ingredienti. Cuocere i triangolini a vapore, se possibile nella vaporiera di bambù, per 5/6 minuti o finchè i porri non saranno morbidi. Servire subito con altra salsa di soia a piacere.
*per un’opzione gluten free sostituire con salsa tamari
Sono bellissime le tue bustine… sembrano lettere da spedire, sai? Ho subito pensato a questo, mentre immaginavo il sapore dell'involucro di porro, con tutta la sua dolcezza!
Te l'ho già detto che dai il meglio di te con la cucina internazionale che rivisiti a tuo modo… ti stai specializzando e sei sempre più ispirata! Si vede proprio che l'Oriente ti stimola la creatività… 🙂
ps: arrivo per cena con la salsa di soia dolce, questo tipo è la mia nuova droga!!!
Sai che non avevo associato questi triangoli a delle bustine? Questo paragone mi piace moltissimo, perchè si inserisce perfettamente nel discorso che facevo: sacrivere delle parole, magari d'amore, su un foglio e affidarle alla discrezione di una bustina, che arriverà intatta al destinatario… Tante volte penso a quanto era bello scrivere delle letterine alle amiche che conoscevo in estate, niente a confronto con l'immediatezza di oggi (funzionale e pratica ma molto meno poetica).
La cucina orientale mi incuriosisce moltissimo, così variegata e tante volte distante dalla nostra tradizione. Sono felicissima che i miei esperimenti ti piacciano, questo mi spinge a saperne sempre di più e a mettermi subito ai fornelli!