
Clicca qui per leggere subito la ricetta della zuppa di miso vegetariana con soba noodles.
Di recente ho scoperto l’esistenza di una serie di negozietti etnici nella mia città, facili da raggiungere e relativamente ben forniti. Questa scoperta è stata per me sensazionale visto che fino a poco tempo fa, quando avevo bisogno di un ingrediente fuori dal comune, mi rivolgevo a Lui che, molto pazientemente, non solo mi procurava quanto richiesto, ma faceva in modo di acquistare il prodotto con la confezione più carina (prima o poi vedrete la bottiglia dell’aceto di riso <3). Questo mi ha permesso di raccogliere qualche staple in più per arricchire la mia dispensa orientale e mi ha anche regalato il brivido di passeggiare tra gli scaffali pieni di prodotti insoliti e, nella maggior parte dei casi, sconosciuti.
Superato l’imbarazzo iniziale – la soglia – si viene catapultati in un universo parallelo, un viaggio veloce che porta dall’India all’Africa, fino ad arrivare al lontano Oriente. La parte che mi affascina maggiormente è la zona ortaggi, che nasconde piccoli tesori che fino a poco tempo fa avevo incontrato solo sulle riviste. Ed è così che mi sono imbattuta prima in un sacchetto di piccoli bok choy, troppo carini per essere lasciati dov’erano, e poi in una confezione di funghi enoki. Presa dall’entusiasmo ho comprato anche i soba noodles, gli spaghetti di grano saraceno, immaginando la ciotola fumante di zuppa di miso vegetariana con soba noodles che avrei preparato.
Ho sempre guardato la cucina giapponese con un certo timore riverenziale perchè mi è sempre sembrata di una perfezione irraggiungibile e complessa da riprodurre a casa. Le lunghe liste di ingredienti molte volte lasciano scoraggiati, soprattutto quando non si ha una dispensa ben fornita e non si sa come sostituire gli ingredienti più particolari. Questo però non ha frenato il mio entusiasmo nè tantomeno la zuppa che avevo immaginato.

La ricetta
La zuppa di miso vegetariana con soba noodles non ha la pretesa di essere una ricetta giapponese originale al 100%, anche perchè le mancherebbero alcuni ingredienti e soprattutto a me manca l’esperienza di una vita di un cuoco giapponese. Tuttavia si tratta di un piatto facilmente riproducibile a casa, a patto di avere un rifornitore di fiducia di ingredienti etnici.
La sorpresa più grande di questa zuppa è stato l’uovo alla soia: una pratica diffusa sia in Giappone come in Cina, solo con marinate diverse, che rende l’uovo semi sodo molto saporito, colorandone anche la superficie esterna. Per ragioni di dispensa ho utilizzato una ricetta cinese, ma suppongo che il risultato finale sia di poco differente.
La componente principale è il brodo, che pone le basi per una zuppa ben saporita: un brodo gustoso allontana l’effetto acqua bollente e dà personalità al piatto. Io ho arricchito il brodo vegetale tradizionale con funghi shitake, alga kombu e zenzero: questi ingredienti mi hanno assicurato un brodo iodato e molto saporito.
La ricetta di questa zuppa non è affatto difficile da preparare ma richiede un po’ di tempo, soprattutto se si vuole preparare le uova alla soia, che vanno poste a marinare il giorno prima. In alternativa si può saltare la marinatura ed utilizzare direttamente le uova semi sode: saranno meno saporite, ma questo consente di tagliare di molto i tempi di preparazione.
Vi lascio dunque la ricetta, perfetta in questi giorni di gran freddo, e buona giornata a tutti!
Zuppa di miso vegetariana con soba noodles – vegetarian soba miso soup
Ingredienti (per 2):
Per le uova alla soia (da preparare almeno una decina di ore prima)
Ricetta tratta da qui
- 2 uova
- mezzo cucchiaino di mix di spezie in polvere (anice stellato, pepe, chiodi di garofano, cannella, semi di finocchio)
- un cucchiaino di zucchero
- un cucchiaino di aceto di riso
- 50 ml di salsa di soia
Per il brodo
- una cipolla
- una carota
- un gambo di sedano
- 5-6 funghi shitake secchi
- un pezzetto di alga kombu (10 cm circa)
- 2 cm di zenzero
Per la zuppa
- il brodo
- 2 cucchiai di shiro miso
- 2 bok choi
- 150 g di soba noodles
- 100 g di funghi enoki
- 2 uova alla soia (o 2 uova semi sode)
- un cipollotto o un porro di piccole dimensioni
- sesamo nero per guarnire
Procedimento:
Il giorno prima preparare le uova alla soia: unire le spezie, la soia, lo zucchero e l’aceto in un pentolino insieme a 250 ml di acqua. Porre sul fuoco e portare a bollore, quindi lasciar sobbollire dolcemente per 10 minuti. Trasferire la marinata in un barattolo e tenere da parte. Portare dell’acqua a bollore, quindi aggiungere le uova a temperatura ambiente e lasciarle cuocere per 7 minuti, a fiamma bassa e mescolando per i primi minuti. Raffreddare le uova sotto acqua corrente, sgusciarle e porle nel barattolo con la marinata. Chiudere il barattolo e porlo nel frigorifero per almeno una notte. Portare le uova a temperatura ambiente prima di servirle.
Preparare il brodo. Mettere a mollo i funghi shitake per una decina di minuti. Mondare la cipolla e tagliarla a spicchi; pelare la carota, lavare il sedano e tagliarli a tocchetti. Pelare lo zenzero e tagliarlo a fettine, sciacquare e spezzettare l’alga kombu. Unire tutti gli ingredienti per il brodo in una pentola e coprire con un litro d’acqua. Portare a bollore, quindi lasciar sobbollire a fiamma dolce, con coperchio, per mezz’ora.
Portare dell’acqua a bollore e cuocere i soba noodles secondo le istruzioni riportate sulla confezione. Scolarli e dividerli in due ciotole. Filtrare il brodo (rimettere dentro gli shitake), prelevarne un mestolo e mescolarlo in una ciotolina insieme al miso. Dopo aver stemperato il miso nel brodo, versarlo nella pentola del brodo e mescolare cuocendo a fuoco basso per non portarlo ad ebollizione. Unire i bok choy sfogliati e ben lavati e lasciarli cuocere per 4-5 minuti. Tagliare la base degli enoki, unirli al brodo e lasciar sobbollire per altri 2 minuti. Dividere il brodo, i bok choy e i funghi tra le due ciotole. Completare con un uovo tagliato a metà, qualche seme di sesamo e il cipollotto tagliato a fettine e servire subito.
Nota:
in caso di intolleranza al glutine, accertarsi che gli ingredienti utilizzati siano certificati gluten free e utilizzare la salsa tamari al posto di quella di soia (controllare anche i noodles, perchè molto spesso contengono anche frumento).
Oddio Virgy!!! che meraviglia…io la salvo subito^_^ P.s. la prima volta che passo da Genova cerco questi negozietti :)))
Francy <3 Quando vieni da queste parti fammi un fischio! :*
Virginia, innanzitutto buon anno! <3 e poi…che foto meravigliosa! appena l'ho vista sono dovuta entrare necessariamente nel blog per ammirarla meglio…e poi cavolo! i funghi enoki! me ne spedisci un sacchetto? :-*
Proprio ieri sera mi sono gustata al ristorante giapponese una bella zuppa di miso calda, stringendo tra le mani gelate per le temperature sottozero la coppetta, con un infinito piacere! Ecco, adesso farei la stessa identica cosa con tua ciotolina, che in più ha anche altri ingredienti che portano sapore… e colore! Quanto ci stanno bene quegli occhioni di uova spalancati, pronti ad ammirare tutto quello che hanno intorno? 🙂
Carissima Marta, bentrovata e buon anno anche a te! Appena ho visto gli enoki sono partiti i provini per la confezione migliore, perchè non potevo lasciarli lì! Grazie e un bacione a te e alla mamma :-*
Una delle cose che mi piacciono tanto della cucina giapponese è la sensazione di comfort che danno molti piatti, in particolare le zuppe. Adoro le loro ciotole fumanti di zuppa, spesso grandi e accoglienti, e sogno di poterne gustare una in Giappone. E' un viaggio che sogno da tempo, una meta per la quale due occhi grandi come quell'ovetto non basterebbero a catturare tutti i dettagli 😉 Fa ancora freddo in questi giorni, per cui apparecchio anche per te e ti aspetto 😉
Ciao Virginia, che meraviglia questa zuppa!!! Bella, invitante, e deliziosa!!!
Un abbraccio
Sabrina