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A volte lasciar andare è davvero complicato. Che si tratti di una persona, di un ricordo o persino di un oggetto, recidere quel filo invisibile che rappresenta il legame instaurato è un gesto che può richiedere fatica. Io appartengo alla categoria delle persone che si affezionano, e quando si tratta di lasciar andare faccio molta fatica. Mia mamma dice che io non butto nemmeno la carta di una caramella e questa frase, seppur esagerata, mi rappresenta piuttosto bene.

Quanta fatica nel provare a rendere il mio armadio un luogo del presente e non un buco nero in cui convivono ricordi di una vita… I vestiti di oggi cercano di farsi strada tra pantaloni a zampa e magliette stampate e mi guardano con l’aria un po’ disperata di chi si aspetta che faccia qualcosa.
Provo a razionalizzare e ad applicare il metodo Konmari, a volte con successo e altre con scarsi risultati, e alla fine ciò che ho buttato via è solo il mio tempo. Sono convinta che il guardaroba dica molto sul suo proprietario e il mio, nonostante sia poco ciarliero, parla della difficoltà nell’andare avanti senza guardare indietro.

La mia difficoltà nel lasciar andare si vede anche al cambio di stagione, specialmente con l’arrivo dell’estate. L’estate è la stagione che trovo più distante da me: troppo caldo, troppo sole, troppe aspettative e in generale un modo di vivere che non mi appartiene. Adesso che il caldo è arrivato con largo anticipo mi sento disorientata e ho l’impressione la primavera ed io abbiamo ancora tante cose da raccontarci.
Così, finchè posso, ignoro i “sintomi” dell’estate in anticipo e faccio finta che le temperature siano di 10 gradi più basse, portando in tavola piatti caldi o tiepidi e accendendo il forno anche nelle ore più calde (anche se questo, in verità, non è mai un problema 😉 ).

La ricetta
L’origine di questa ricetta, o meglio ciò che ha scatenato tutto questo arrostire senza tregua, sono le lenticchie. Ultimamente ne faccio largo uso, vista la rapidità nella cottura e la versatilità, e qualche giorno fa mi è venuto in mente di provare ad arrostirle, proprio come si fa con i ceci. L’obiettivo era quello di renderle croccanti e saporite e devo dire che entrambe le aspettative sono state soddisfatte.

Per creare un’insalata, approfittando della teglia e del forno già “in onda” per le lenticchie, ho arrostito anche qualche carota, dei ravanelli e le immancabili cipolle rosse. Ho poi sistemato il tutto su una deliziosa salsina fatta con yogurt colato e tahina, che non solo richiama il sesamo dello zaatar, con il quale ho condito le lenticchie, ma dà cremosità e completa gli altri elementi. E così è nata questa insalata di lenticchie arrosto allo zaatar.
Le lenticchie arrosto creano dipendenza e a mio avviso si possono servire anche da sole, come stuzzichino, da mettere accanto ai pop corn o alle noccioline.


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Insalata di lenticchie arrosto allo zaatar
Ingredienti (per 3-4):
- 150 g di lenticchie secche
- un cucchiaio di semi di sesamo
- un cucchiaio di foglie di maggiorana secca
- un cucchiaio di foglie di origano secco
- un cucchiaio di foglie di timo secco
- un cucchiaino di semi di coriandolo
- un mazzo di carote
- un mazzo di ravanelli
- 5-6 cipolle rosse fresche
- 250 g di yogurt greco
- 3 cucchiai di tahina
- olio evo
- sale
Procedimento:
Sciacquare le lenticchie sotto acqua corrente, cuocerle al dente in abbondante acqua, scolarle e trasferirle in una ciotola capiente. Tritare il sesamo con la maggiorana, l’origano, il timo, i semi di coriandolo e una presa di sale; versare il mix aromatico sulle lenticchie, unire tre cucchiai di olio e mescolare. Accendere il forno a 200°, rivestire una teglia con carta da forno e preparare la verdura. Tagliare a metà le carote e i ravanelli ben lavati e affettare le cipolle a rondelle non troppo sottili (circa mezzo cm). Condire la verdura con dell’olio extravergine e un pizzico di sale e cuocere in forno per 15 minuti. Trascorso questo tempo girare le verdure, porle su una metà della teglia e distribuire le lenticchie sull’altra metà. Cuocere per altri 15 minuti, rigirando le lenticchie a metà cottura. Nel frattempo mescolare lo yogurt greco con la tahina e distribuirlo tra i piatti creando un “letto”. Unire le verdure e le lenticchie e servire.
Roasted lentil salad
Ingredients (serves 3-4):
- 150 g of dried lentils, rinsed and drained
- 1 tbsp of sesame seeds
- 1 tbsp of dried marjoram leaves
- 1 tbsp of dried oregano leaves
- 1 tbsp of dried thyme leaves
- 1 tsp coriander seeds
- 1 bunch of carrots
- 1 bunch of radishes
- 5-6 fresh red onions
- 250 gof greek yoghurt
- 3 tbsp of tahini
- extravirgin olive oil
- salt
Method: Cook the lentils accordint to the packing instruction, drain and transfer in a large bowl. Grind the sesame seeds with marjoram, oregano, thyme, coriander seeds and a pinch of salt. Pour the herb mixture into the lentils, add 3 tbsp of oil and mix well to combine. Preheat the oven to 200°C and line a tray with baking paper. Wash the carrots and the radishes and cut them lenghtwise; slice the onions. Season the vegetables with oil and a pinch of salt, arrange them on a tray in a single layer and bake for 15 minutes. Toss the vegetables, add the lentils and roast for futher 15 minutes, tossing occasionally. In the meantime, mix the greek yoghurt with tahini and divide among the dishes. Arrange the veggies on the yoghurt, sprinkle with the roasted lentils and serve.
uh, che ideona queste lenticchie, mi sa che le provo stasera stessa!
Valentina, che bello! Ricordati di aggiungere qualcosa di cremoso al piatto (come lo yogurt) altrimenti risulterebbe un po' asciutto 🙂 Fammi sapere!
Virginia come siamo simili… anche io faccio fatica a "fare pulizia", mi affeziono a tutto!!
Il problema è che ho sviluppate molto (e solo!) la memoria visiva e quella emotiva, quindi, anche solo a parlare di armadi, immagina con quanta fatica io riesca a buttare un indumento che mi ricorda una situazione (perché si, spesso ricordo anche i "colori", dei momenti e delle persone!).
La ricetta mi pare magnifica (io a maggio comincia a panificare, pensa te! ;)) e il commento che hai lasciato da me anche… ❤️ 😉
Un bacio, a presto!!!
Hai centrato il punto! Anche nel mio caso si tratta di memoria visiva che si mescola all'incapacità di accontentarmi di un ricordo mentale… Il risultato è un ambiente lontano dall'essere minimalista, ma che bello quando si infilano le mani nelle tasche del cappotto e si ritrovano vecchi biglietti del cinema 😉