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Sarà capitato anche a voi di avere tanti pensieri per la testa, talmente ingombranti da farvi compiere errori mentre siete intenti a svolgere le operazioni quotidiane, dal lavare i capelli a salare la pasta. Ebbene, a me a volte spesso capita di cadere nel tranello e di ritrovarmi con il sacchetto del riso nel frigorifero o con qualche pisellino appena sgranato tra gli altri baccelli e, ovviamente, un baccello nella ciotola dei piselli.
Quando è così vuol dire che la mia testolina è sovraccarica di cose e che dovrei concentrarmi su un’azione per volta. Questo è l’effetto primavera: tanti progetti da portare avanti e, purtroppo, giornate che rimangono ancora di 24 ore. In giro dicono “chi si ferma è perduto” e questo è diventato il mio mantra, o meglio una scusa per continuare a ridere dei piccoli errori quotidiani.

Talvolta questi errori portano a qualcosa di buono ed è così che è successo per queste quiche. Ero al termine di una giornata di lavoro, divisa come al solito tra il set e la cucina. Sentendomi ancora pimpante ho deciso che mi sarei avvantaggiata con le preparazioni del giorno seguente, impastando la brisée che mi sarebbe servita per delle (altre) quiche. Prendo il burro e lo taglio a cubetti, quindi aggiungo la farina e infine l’acqua ghiacciata.
Impasto e penso a quanto sia rilassante, anche a fine giornata, il contatto con la materia. Il burro in particolare ha un che di magico ed è in grado di farmi riappacificare con il mondo. Per questo motivo i biscotti, e le frolle in generale, sono ciò che più delle altre preparazioni culinarie mi aiuta a raggiungere il mio nirvana.

Fasciato il mio panetto di brisée nella pellicola mi accorgo di aver commesso un piccolo grande errore. Ero così presa dalle azioni e dagli automatismi che ho sbagliato farina, utilizzando quella bianca di farro al posto di quella integrale. Poteva andare peggio, è chiaro, ma dovevo trovare un utilizzo per quel panetto di pasta diventato tutt’un tratto in eccesso.
Alla fine, senza quel piccolo errore, non avrei sfornato le mie mini quiche allo stracchino e asparagi…
Seguendo l’idea iniziale ho deciso che avrei preparato delle quiche anche con l’impasto bianco, ma con una farcitura primaverile e un po’ diversa dal classico panna, formaggio e uova.
Così sono intervenuti gli asparagi, principini indiscussi di questa stagione, e lo stracchino che, per una volta, ha avuto l’onore di fare da coprotagonista in una ricetta invece di essere spalmato sul pane, come piace a me. Ah, a proposito! Una distrazione l’ho avuta anche mentre farcivo i gusci di brisée: mancandone uno all’appello, ho iniziato a sgranocchiare le punte degli asparagi che avevo tenuto da parte… Motivo per cui una delle quiche che vedete in foto è diversa dalle altre 😉
Mini quiche allo stracchino con asparagi
Ingredienti (per circa 8 quiche):
- 200 g di farina di farro
- 100 g di burro freddo
- acqua ghiacciata qb
- 300 g di asparagi
- un cipollotto
- 200 g di stracchino
- 100 g di latte intero
- 2 uova
- sale
- burro e farina per gli stampi
- olio extravergine di oliva
- Parmigiano grattugiato qb
Procedimento:
Preparare una brisée lavorando rapidamente il burro tagliato a cubetti con la farina, una presa di sale e acqua quanto basta per formare un impasto liscio. Fasciare la brisée nella pellicola e porla in frigorifero. Lavare gli asparagi, privarli della parte legnosa e tagliarli a rondelle, lasciando le punte più lunghe. Mondare e affettare il cipollotto e farlo rosolare in padella con un filo d’olio. Unire gli asparagi e far saltare per un paio di minuti, aggiungendo poca acqua se necessario, fino a rendere gli asparagi cotti ma ancora verdi. Tenere da parte a raffreddare.
Nel frattempo imburrare e infarinare degli stampini da crostata e rivestirli con la pasta brisée stesa ad uno spessore di circa 3 mm. Accendere il forno a 180° e bucherellare il fondo delle quiche e porre in frigorifero. In una ciotola lavorare lo stracchino con una frusta, unire il latte a poco a poco, le uova leggermente sbattute, sale e pepe. Unire gli asparagi tagliati a rondelle e riempire i gusci di brisée fino a 3 mm dal bordo. Decorare con le punte degli asparagi, spolverare con del Parmigiano e cuocere per circa 30 minuti o fino a doratura. Sfornare le quiche e servirle tiepide o a temperatura ambiente.
Stracchino and asparagus mini quiche
Ingredients (makes 8 quiche):
- 200 g of spelt flour
- 100 g of cold butter, cubed
- ice cold water
- 300 g of asparagus, cleaned and trimmed
- 1 green onion, peeled and sliced
- 200 g of stracchino
- 100 g of full-fat milk
- 2 eggs
- salt
- butter and flour for the tart cases
- extra virgin olive oil
- grated Parmesan
Method:
To make the pastry, tip the flour and butter into a bowl, then rub together with the fingertips until completely mixed and crumbly. Add 1 tbsp of cold water at time, then bring everything together with the hands until just combined. Roll the dough into a ball, wrap in plastic and chill. Cut the asparagus into small pieces, leaving the tops longer. Cook the green onion over low heat with a drizzle of oil until soft, then add the asparagus and cook for a couple of minutes, stirring often. Add a splash of water if needed. Let cool.
Grease and flour 8 mini tart cases and roll out the pastry on a lightly flouered surface until 3 mm thick. Line the tart cases with the pastry and prick it all over with a fork and chill. Preheat the oven to 180°C. In a bowl mix together the stracchino with milk, eggs, salt and pepper. Add the asparagus and fill the pastry with the stracchino mixture. Add the top of the asparagus, sprinkle with some Parmesan and cook for about 30 minutes or until golden. Remove from oven and serve the mini quiche hot or at room temperature.
Bellissime queste barchette… le immagino solcare i mari estivi, portar lontano, iniziare già la traversata e sentirsi libere e leggere, nel vento! 🙂
Le distrazioni in cucina e gli errori spesso regalano sorprese… e con le farine si cade sempre bene, perchè l'inventiva non ci manca ed è divertente trovare idee alternative per rimediare e magari preparare qualcosa che grazie alla testa tra le nuvole viene persino meglio… 🙂
Alla fine non mi è dispiaciuto dover impastare di nuovo e sono riuscita a vedere il mio errore come un'opportunità… Era la prima volta che utilizzavo questi stampini, comprati non so più quanti anni fa. Gli asparagi volevano stare comodi e le barchette erano, per loro e per me, il modo migliore per guardare avanti, oltre l'orizzonte, e andare lontano 😉