
Clicca qui per leggere subito la ricetta dell’aloo gobi piccante.
Mentre nella notte del 31 dicembre si chiudeva finalmente l’ultima pagina del calendario, sotto ai fuochi d’artificio pensavo agli anni trascorsi, alla mia mentalità, al mio modo di vedere le cose. Ho avuto come un’illuminazione e ho iniziato a pensare che i buoni propositi, la maggior parte delle volte, finiscono nel cestino dopo le prime settimane dell’anno. A volte ci prefiggiamo obiettivi irraggiungibili in così poco tempo, altre volte i traguardi che fissiamo con mesi di anticipo non coincidono più con quello che vogliamo.
I miei propositi per questo nuovo anno non sono fatti di obiettivi, ma di modi. Mi piacerebbe trovare un nuovo modo di vedere le cose, più colorato e positivo. Mi piacerebbe imparare a dire sì con più facilità e al tempo stesso, quando serve, essere in grado di dire no. Vorrei che la parola d’ordine del 2018 fosse “lentezza” e vorrei riuscire a trasformare in sostanza questo vocabolo, spesso usato in maniera retorica e soprattutto solo come contrario di veloce.
Il numero otto è morbido, pieno di curve e generoso, come due cerchi che si baciano. Quando si riposa, coricato su un fianco, diventa un infinito… Io sono curiosa di sapere dove ci porterà questo nuovo anno, e voi?

La ricetta
Il nome di questo piatto mi ha sempre fatto venire in mente un incantesimo della saga di Harry Potter ma, ahimè, le uniche porte che apre sono quelle del gusto. Si tratta di un piatto indiano a base di patate, cavolfiore e un insieme di spezie che può variare a seconda del cuoco e della dispensa. Un curry vegetale che si può accompagnare con del riso o che si può servire da solo, come contorno, per una visione più occidentale del piatto. Per me è senza dubbio un piatto coccola, caldo e saporito e per nulla punitivo 🙂
Aloo gobi
Ingredienti (per 4 persone)
- 500 g di cavolfiore tagliato a cimette
- 500 g di patate
- 2 cucchiaini di farina di ceci
- 2 cucchiaini di paprica affumicata
- 1 spicchio d’aglio
- 1 pezzo di zenzero fresco (3-4 cm)
- 2 cucchiaini di semi di coriandolo
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- 1 peperoncino secco piccolo*
- 1/4 di cucchiaino di semi di fienogreco
- 200 g di polpa di pomodoro
- 2 cucchiaini di triplo concentrato di pomodoro
- olio evo
- sale e pepe
- riso basmati per servire
Procedimento:
Lavare il cavolfiore eliminando le impurità e tenerlo a bagno. Tagliare a cubetti le patate, pelate e lavate, e condirle con la farina di ceci, la paprica, sale e pepe. Pelare l’aglio e lo zenzero e tritarli finemente. Macinare i semi di coriandolo e di cumino con il peperoncino e il fienogreco. Scaldare una pentola con 4 cucchiai di olio e unire le patate. Farle rosolare per qualche istante, unire le spezie e il trito di aglio e zenzero, quindi bagnare con un bicchiere d’acqua. Far cuocere a fiamma media e con la pentola coperta parzialmente per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo all’occorrenza altra acqua. Le patate devono cuocere con un po’ di umidità ma non devono essere immerse. Unire il cavolfiore scolato e farlo insaporire per qualche istante, quindi unire la polpa di pomodoro e il concentrato e bagnare nuovamente con poca acqua. Proseguire la cottura per altri 15 minuti o finchè la verdura non risulterà cotta ma non sfatta. Servire l’aloo gobi con del riso basmati cotto per assorbimento.
* il mio era abbastanza piccante, ma la quantità dipende dal peperoncino che avete a disposizione e dal vostro gusto personale
Hai descritto benissimo il numero 8… piace anche a me, un po' come tutti i numeri pari, ma lui è ancora più rassicurante, con le sue rotondità e quel richiamo all'infinito che ha un bel valore simbolico…
Puntare sulla lentezza e sul modo di vedere le cose, che spesso porta poi al passo successivo, ossia al come affrontarle, l'approvo… i propositi ormai li vedo come ingredienti che desideriamo, che ci servono e ci aiutano… nulla di rigido, che mette ansia, solo una lista della spesa personale che può essere appuntata, ma c'è spazio anche per l'improvvisazione…
La tua prima ricetta straniera del nuovo anno, l'assaggio come fosse il cotechino con le lenticchie… porta sicuramente bene! 🙂
Da piccola ero fissata con il numero 7 (non immagini la gioia allo spegnimento delle 7 candeline), ma crescendo ho iniziato ad amare il suo vicino, più morbido e generoso e soprattutto divisibile per due 😉
Mi piace la tua visione dei propositi per l'anno nuovo e ti dirò: se si immagina di scriverli a matita si dà spazio all'improvvisazione e si accettano di buon grado gli imprevisti. E se usiamo matite colorate l'umore ci ringrazierà! Buon anno cara Francesca! :-*