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Febbraio mi ha colta impreparata, ma da qualche anno ho imparato che a lui piace arrivare di sorpresa. Dopotutto è il mese del Carnevale, delle frittelle e dei coriandoli sparsi ovunque, persino nei calzini. Ormai so che a gennaio piace correre, soprattutto dopo le feste, e so che mentre io sono intenta a pensare ai buoni propositi la pagina del calendario gira da sola, come per magia. Se con la testa sono già in primavera (qui tra asparagi e agretti – comprati per esigenze fotografiche – mi sembra davvero di vivere qualche mese in avanti), ogni volta che esco e indosso la giacca pesante provo una sensazione di conforto. Conforto perchè mi sembra di avere ancora del tempo a disposizione, preziose giornate invernali in cui sentire il profumo del cavolfiore che arrostisce o affondare il cucchiaio in una zuppa di legumi fumante. Provo la stessa sensazione di quando suona la sveglia ma è domenica e so che posso dormire ancora un pochino. Diciamo che mi accontento di poco 😉
La ricetta
Non c’è nulla di innovativo in una vellutata di porri e patate, anzi… Ma l’aggiunta di un latte di mandorle (molto semplificato) preparato al momento e di una salsina al prezzemolo ha reso questo piatto un pranzetto da re. Le mandorle, frullate con acqua e aggiunte a fine cottura, danno una cremosità unica con il vantaggio che non sono necessari latte o derivati per ottenere questa consistenza.
La vellutata è buona già così, molto delicata ma per nulla noiosa. A chi ama i sapori un po’ più decisi consiglio di preparare anche la salsa al prezzemolo (che non è altro che prezzemolo frullato con olio), da aggiungere a piccole dosi ma anche da spalmare sul pane mentre si mangia la vellutata.
Vellutata di porri alle mandorle e prezzemolo
Ingredienti (per 3-4):
- 40 g di mandorle spellate
- un mazzo di prezzemolo
- 400 g di porro, mondato e affettato
- 400 g di patate, sbucciate e tagliate a cubetti
- 600 ml di brodo caldo (o acqua)
- olio evo
- sale
- semi di papavero per guarnire
Procedimento:
Mettere a bagno le mandorle, lavare il prezzemolo ed eliminare i gambi. In una casseruola capiente far rosolare il porro con un filo d’olio, quindi unire le patate e farle insaporire per qualche istante. Bagnare con il brodo e far cuocere a fiamma bassa per 15-20 minuti (le patate dovranno risultare cotte). Nel frattempo frullare le foglie di prezzemolo con olio quanto basta fino ad ottenere una salsa. Ridurre in purea la vellutata, salare e unire le mandorle frullate con 400 ml di acqua. Se necessario far scaldare per qualche istante la vellutata, quindi servirla con la salsa al prezzemolo e una spolverata di semi di papavero.
Febbraio è appena iniziato ma per quanto le temperature oggi siano freddine, qui si respira già un lieve sentore di primavera… non sarà tanto normale climaticamente parlando, ma io sono felice! 😀 Le vellutate si gustano comunque ancora calde calde, anche se il tuo set mi fa pensare a un piatto italiano, trasportato in Oriente… ce l'hai nel sangue e negli occhi quel mood, Virginia, le contaminazioni adesso sono anche fotografiche! 🙂
La primavera è scherzosa quanto febbraio, e se a Roma il suo profumo inizia a farsi sentire, a Genova abbiamo fatto un passo indietro verso temperature rigide! Ma io so che è vicina, nascosta sotto la neve sulle alture come il tovagliolino verde della foto 😉 E ora che riguardo questa foto, vedo il mood orientale e sorrido (e prima o poi riuscirò a dirti a voce il perchè)… 🙂