Se hai appena aperto un blog o se stai compiendo i primi passi nella food photography, qui trovi i miei consigli per migliorare le tue foto di cibo oggi stesso.
Ho iniziato a fotografare il cibo nel 2012, in concomitanza con l’apertura del mio blog. Prima di allora non sapevo cosa fosse la food photography e non avevo idea di cosa ci fosse dietro alle foto dei libri di cucina che sfogliavo con ammirazione.
All’epoca scattavo con una compatta e le mie prime foto erano fatte senza cognizione di causa: utilizzavo la modalità automatica e mi limitavo a “premere il tasto”.
Ripensandoci oggi, era scontato che le mie foto non fossero belle come quelle delle blogger affermate.


Piano piano ho raccolto informazioni sulla food photography e ho acquistato una reflex, ma soprattutto ho iniziato a mettere in pratica con costanza e pazienza quello che scoprivo.
In questo post trovi i miei 5 consigli per migliorare le tue foto utilizzando ciò che hai già a disposizione.

1 – Trova la luce (giusta)
Fotografare significa letteralmente “scrivere con la luce”, quindi è molto importante trovare la luce giusta. Se sei all’inizio del tuo percorso molto probabilmente non hai un flash esterno o una luce continua, per cui la luce migliore a tua disposizione (a meno che tu non viva in un bunker sotterraneo) è quella naturale.
Esplora le stanze della tua casa, anche quelle più inaspettate, e osserva la luce che entra dalla finestra. Fai questo test a orari diversi e ricordati che la luce varia con l’alternarsi delle stagioni. In estate il sole è “più alto” rispetto che in inverno e questo influenza il modo in cui la luce entra nella stanza. Osserva anche come il colore della luce varia durante il giorno e come viene influenzato dalle condizioni meteorologiche.
Prendi appunti sulle condizioni in cui si verifica la luce migliore e pianifica di fotografare proprio in quel momento.
Una volta trovata la luce giusta è il momento di scattare! Per la food photography è preferibile una luce laterale oppure posteriore. È meglio evitare la luce frontale, perchè appiattisce il soggetto togliendo tridimensionalità.

A meno che tu non cerchi un effetto particolare, è meglio evitare di scattare foto con luce diretta. Se dalla finestra entra una luce diretta (quindi i raggi solari sono proiettati direttamente sul soggetto creando un contrasto netto tra luci ed ombre) prova ad usare un diffusore. Puoi diffondere la luce utilizzando delle tende leggere bianche oppure un foglio di carta da forno applicato direttamente sul vetro della finestra.
2 – Cucina (e impiatta) per la fotocamera
Il cibo che viene cucinato per una foto è diverso da quello che porteremmo in tavola, anche a parità di ricetta. Spesso nelle campagne pubblicitarie si utilizzano espedienti che rendono il cibo non commestibile, dalla lacca per capelli al lucido per scarpe. Se cucini per il tuo blog puoi ottenere dei risultati sorprendenti con qualche piccolo accorgimento senza rinunciare a mangiare la meritata fetta di torta direttamente dal set.
Procurati ingredienti freschi e dai colori brillanti: dal fruttivendolo scegli accuratamente frutta e verdura di stagione, prediligendo ortaggi dalle dimensioni regolari e non ammaccati. Compra qualche ingrediente in più da inserire nelle foto del piatto finito e tieni a portata di mano delle erbette fresche per guarnire.

Quando cucini prova a tagliare gli ingredienti in modo diverso per creare interesse e, se puoi, cuoci le verdure al dente. In questo modo rimangono sode e soprattutto mantengono un colore vivace.
Prima di impiattare pensa a come fotograferai il piatto, ossia con quale angolo di ripresa, in modo da sistemare strategicamente gli elementi più belli. La pianificazione ti aiuta anche a velocizzare lo shooting e a finire prima che la lattuga sia irrimediabilmente appassita.
3 – Scegli i props giusti (pochi ma buoni)
Uno degli errori che commettono tutti quando si avvicinano alla food photography è quello di accumulare props, ossia oggetti di scena, in maniera compulsiva. Naturalmente ci sono cascata anche io: sembra impossibile rinunciare a dei piatti super colorati in saldo o a dei tovaglioli con delle fantasie improbabili, ma a lungo andare ci si accorge che è meglio ignorare alcuni “affari del secolo”.

Costruisci la tua collezione di props partendo dai pezzi basici: ciotole di varie dimensioni, piatti, qualche posata. I colori neutri sono sempre un ottimo punto di partenza; pian piano capirai cosa ti piace fotografare e quindi ti sarà più facile acquistare i pezzi perfetti per il tuo stile.
Quando sei sul set, scegli i props che si adattano alla storia che vuoi raccontare: vuoi un’atmosfera romantica? Scegli piatti e posate vintage. Stai cercando un look moderno? Utilizza piatti in ceramica bianca e posate in stile nordico. Ricorda: non c’è giusto o sbagliato, dipende tutto dalla storia che vuoi raccontare.
Dedicherò un intero post ai props, ma ecco qualche consiglio al volo: i piatti piccoli sono meglio di quelli grandi (il piatto sembrerà più pieno e quindi più invitante). Fai attenzione ai piatti troppo lucidi (i riflessi saranno più difficili da gestire in fase di scatto). Non è necessario comprare l’intero servizio: bastano uno o due pezzi per tipo, che abbinerai a quelli che hai già.
4 – Impara a scattare in modalità manuale
Il mio consiglio per chi si avvicina alla fotografia è quello di imparare fin da subito a scattare in manuale. So che il passaggio dalla modalità automatica a quella manuale può incutere un po’ di timore, ma è più facile di quanto si pensi.
È fondamentale avere familiarità con la terminologia base e conoscere il triangolo dell’esposizione: sensibilità ISO, apertura del diaframma e tempi di scatto devono diventare i vostri migliori amici. Una volta assimilati questi concetti scattare in manuale sarà molto più facile.

Un modo per saltare gradualmente da AUTO (automatico) a M (manuale) è quello di sfruttare le modalità semiautomatiche, ossia priorità dei tempi (TV o S) e priorità di apertura (AV o A). Queste due modalità consentono di intervenire su un solo parametro (rispettivamente, tempi e apertura del diaframma), lasciando che la fotocamera decida gli altri due.
Personalmente preferisco avere il controllo su tutto, ma queste modalità possono essere utili in fase di apprendimento o quando si scatta in condizioni in cui è fondamentale cogliere l’attimo e non si ha il tempo di cambiare i parametri (ad esempio su un campo sportivo o a un matrimonio). Scattando in modalità manuale e in formato RAW avrai il massimo controllo delle tue immagini.
5 – Cerca l’ispirazione ovunque, e poi scatta!
Al giorno d’oggi le fonti di ispirazione non mancano. Siamo bombardati costantemente da immagini, soprattutto attraverso i social network, e a volte è normale sentirsi sopraffatti. A me piace trovare l’ispirazione attraverso Pinterest (qui trovate le mie boards), dove raccolgo le immagini che mi colpiscono divise per categoria. In generale l’ispirazione può arrivare dall’arte, dall’architettura, dalla natura, dai colori…

Prova a scomporre le immagini che ti piacciono nelle caratteristiche che secondo te rendono belle quelle foto e poi interiorizzale. Possono essere la palette di colori, l’inquadratura, un’illuminazione particolare oppure il soggetto… Metti in pratica quello che hai visto: unisci le caratteristiche delle immagini che ti piacciono e crea il tuo capolavoro!
Mi piacerebbe saperne di più sul tuo percorso nella food photography. Quale tra questi consigli è il tuo preferito? Su quale suggerimento lavorerai prossimamente? Fammelo sapere nei commenti qui sotto.
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